Il 23 aprile torna “Fritto Misto”

Fritto Misto torna alla consuetudine e si ricolloca nel tradizionale periodo che abbraccia il più lungo ponte primaverile. E lo fa con un claim che vuole esorcizzare gli ultimi due, terribili, anni vissuti con la paura del Covid: FRITTO LIBERA TUTTI! Un claim che ha tanto il sapore del grido liberatorio con cui solitamente si chiude il vecchissimo gioco del nascondino. La rassegna si terrà ad Ascoli in piazza Arringo dal 23 aprile al primo maggio.

Ma, oltre al ritorno alla normalità, c’è da festeggiare un altro grande evento: il diciottesimo compleanno di Fritto Misto. Ne sono passati infatti 17 dalla prima edizione sperimentale svolta in un gelido mese di gennaio nel Chiostro di San Francesco, un gioiello medievale del centro storico di Ascoli Piceno. Per celebrare il fritto nelle sue molteplici espressioni regionali ed internazionali rimane il fulcro dell’evento, ma nel grande villaggio che verrà allestito troveranno spazio altre forme del cibo, come la pasta e le erbe spontanee, due segmenti che rappresentano in modi diversi, ma sempre in maniera eccellente, un mix fra tradizione e creatività.

Ma veniamo ai dettagli. Il Palafritto, lo storico padiglione che da sempre ospita le cucine, sarà suddiviso in una grande cucina e in moduli più piccoli dislocati in un’area contigua. Nel Palafritto verranno preparate e distribuite le fritture della tradizione italiana: arancini, cannoli siciliani, baccalà alla romana, carciofi alla giudia, supplì, piazza fritta napoletana, montanara napoletana, panzerotti pugliesi, gnocco fritto con salumi emiliani, culurgiones sardi, olive ascolane, cremini, formaggio fritto, la frittura di paranza e la frittura di alici.

Una importante novità riguarda anche l’oliva ascolana che sarà presentata in diverse varianti, partorite da Davide Di Fabio, chef del Ristorante Dalla Gioconda di Gabicce Monte. Sui vari ripieni ideati da Di Fabio vige ovviamente il classico top secret, un segreto che sveleremo più in là. Prevista a Fritto Misto anche l’incursione di Riccardo Forapani, chef del Ristorante Il Cavallino di Maravello.

Un’area sarà interamente dedicata alle chips; da quelle di patate bianche di montagna, a quelle fatte con le carote, a quelle fatte con le zucchine. Le novità della prossima edizione sono costituite dall’area Questa pasta ti conquista interamente dedicata alle paste cult italiane: tortellini artigianali alla crema di parmigiano, tortelli di zucca, “mezzanielli” alla genovese napoletana, rigatoni alla carbonara, agnolotti dal plin piemontesi, malloreddus sardi, maccheroncini di Campofilone. L’altra novità in tema food è senz’altro l’inserimento di una sezione interamente dedicata alla cucina delle erbe spontanee. C’è proprio un termine inglese che sintetizza l’attività di raccolta di erbe selvatiche con lo scopo di cucinarle: il foraging. Negli ultimi anni questa attività è letteralmente esplosa e la pratica del foraging e di pari passo la cucina delle erbe spontanee è tornata tanto di moda.

In realtà si tratta di un ritorno alla tradizione perché tale pratica era molto diffusa nelle campagne italiane e spesso le donne di una volta oltre ad un uso gastronomico ne facevano anche un uso medicamentale. Nell’area delle erbe spontanee sarà presentato il progetto Erbolario della Sibilla, al quale stanno lavorando un pool di aziende per la produzione di cibi e creme per il corpo, a base di erbe spontanee raccolte sui Sibillini.

Molto dinamica si prevede l’area dedicata al progetto di filiera Piceno Open della Vinea di Offida. Oltre al tradizionale assaggio di pane con olio biologico extravergine del progetto, un aperitivo che accompagna il pubblico di Fritto Misto da diversi anni, lo stand Vinea ospiterà anche le degustazioni gratuite dei vini della Docg Offida, ossia Pecorino, Passerina e Offida Rosso.

Fritto Misto rafforza con la prossima edizione la sua vocazione “green”, una scelta di campo che risale a tre anni fa quando si iniziò ad usare per il servizio tutto materiale riciclabile, proseguita con l’eliminazione anche delle bottigliette di plastica, grazie al quale l’evento può fregiarsi del logo zero plastica. L’ulteriore passo che si compirà con la prossima edizione di Fritto Misto è l’alimentazione di gran parte delle attrezzature di cucina a partire ovviamente dalle friggitrici ad energia elettrica. Grazie a questa decisione si potrà ottenere una drastica riduzione di emissione di anidride carbonica.

A rendere ancora più sostenibile Fritto Misto è la rinnovata collaborazione con Recibo, Associazione di Promozione Sociale che si occupa di lotta allo spreco alimentare. Alcune ricette del Palafritto saranno infatti realizzate con materie prime in eccedenza, come le polpette di pane pugliesi.

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