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I primi risultati della vaccinazione nelle farmacie marchigiane
Le prime 86 farmacie che hanno attivato il servizio di vaccinazione antiCovid possono già presentare un dato che conferma la validità del modello , infatti sono più di 460 i pazienti vaccinati con oltre 60 anni di età , ottemperando ad una precisa richiesta da parte della Regione Marche.
Un dato che da’ piena soddisfazione al presidente regionale di Federfarma Marche Andrea Avitabile che sottolinea ” dopo solo tre settimane dall’avvio del servizio nelle farmacie, possiamo confermare come la presenza capillare dei farmacisti e il loro rapporto di fiducia con i cittadini stanno determinando il successo della vaccinazione nelle nostre farmacie”. Ricorda anche che “sono circa 100 quelle effettivamente attive su una adesione complessiva in sede regionale di 220 : il servizio si è avviato dal 24 giugno , fino ad oggi sono state somministrate nelle farmacie marchigiane più di 3.300 dosi di vaccino (Pfizer per gli under 60 e Johnson & Johnson per gli over 60)”. Per Avitabile è importante puntualizzare ”le Marche sono state la seconda regione d’Italia dopo il Lazio a credere in questo servizio di vaccinazione nelle farmacie”.
Marco Meconi, vice presidente di Federfarma Marche e responsabile regionale delle farmacie rurali, pone l’accento sul “ rapporto personale e di fiducia tra cittadino e farmacista che, in molti casi, è stato determinante per avvicinare al vaccino persone “sfuggite” alle prime azioni”. Prosegue” nelle farmacie rurali , in località ben distanti da presidi ospedalieri ed hub vaccinali , il rapporto con il paziente è ancora più stretto, conosciamo la storia clinica e le eventuali patologie di cui soffre , il consiglio del farmacista è accolto con piena fiducia , questo rapporto diretto è utile anche quando il cliente torna in farmacia per commentare il decorso post vaccino”.
Meconi precisa “fattore vincente nei prossimi mesi – quando dovesse essere ridotta l’ operatività degli hub vaccinali – sarà la flessibilità del servizio oltre alla capillarità e vicinanza delle farmacie ai cittadini , soprattutto quelli di età avanzata che per raggiungere i centri ospedalieri devono ricorrere alla disponibilità di un parente “. Con il tampone ed il test sierologico fino ai vaccini , la farmacia “sta finalmente ridisegnando la propria identità, passando da attività incentrata sulla dispensazione del farmaco a luogo di offerta di servizi sanitari sempre più personalizzati” , con queste parole Avitabile invita a prestare la massima attenzione perché attestano il cambiamento di ruolo del farmacista negli ultimi anni, valorizzando “il ruolo sanitario e professionale della farmacia nell’ambito della prevenzione e degli screening”.
“I positivi risultati ottenuti in questa prima fase della campagna vaccinale – per Avitabile conferma – che è in atto un cambiamento della percezione della farmacia quale primo presidio sanitario di prossimità territoriale”.
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