“I Luoghi del Cuore Fai”, 61.172 voti e 1.296 luoghi votati
ANCONA – E’ stato presentato I Luoghi del Cuore, il censimento promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo – che chiede a tutti i cittadini di votare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare.
In questa edizione, la nona, attiva dal 30 maggio al 30 novembre 2018, nella regione Marche si sono registrati 61.172 voti, il 59,3% in più rispetto alla precedente.
“ Dalle Marche della bellezza infinita – ha affermato il presidente della Regione, Luca Ceriscioli – vogliamo lanciare una proposta concreta che potrebbe diventare un percorso comune con le altre regioni: si stanno adesso programmando le misure finanziarie europee per il prossimo settennato 2020-2027 e sarebbe utile allora rafforzare il rapporto con il FAI per orientare il flusso delle risorse europee, investendo proprio dove il FAI darà indicazioni che provengono dai desideri dei cittadini, dalla loro mobilitazione attraverso questo censimento dei Luoghi del Cuore. Perché la partecipazione abbia un risultato concreto, sapendo che si potrà tutelare o valorizzare un bene culturale, ambientale, architettonico che abbiamo “votato con risorse della comunità europea è premiante, sensibilizzante e educativo in termini di conservazione del bene comune. Il nostro futuro impegno sarà in questo senso, collegando e incrociando i dati del FAI per creare sempre più una relazione positiva e virtuosa. Del resto il ruolo del FAI lo conosciamo bene e diventa fondamentale quando valorizzando o segnalando i beni storici e ambientali di un territorio all’attenzione di tutti, permette anche di scongiurare l’abbandono dei piccoli borghi e di far crescere l’economia di quei luoghi.”
“ Voglio ringraziare il presidente Ceriscioli – ha detto la presidente del FAI Marche, Alessandra Stipa – non solo perché la Regione Marche è sempre al nostro fianco, ma perché questa proposta ci riempie il cuore ed è la via giusta. Il FAI prima che una fonte di finanziamento privato per i luoghi da salvare, è un portavoce della volontà dei cittadini presso le istituzioni e quando quest’ultime rispondono così, significa che c’è un comune sentire e un impegno ben canalizzato. Il progetto FAI “I Luoghi del Cuore” – ha proseguito – potrebbe essere utilizzato per una indagine sociologica sulla crescente sensibilizzazione dei cittadini italiani al problema ambiente, inteso nella sua accezione vera di paesaggio fortemente antropizzato quale è quello italiano. Dalle prime edizioni del 2003 nelle Marche, come in tutta Italia, si è avuto un incremento sempre crescente del numero di marchigiani che hanno partecipato alle votazioni. Dapprima le segnalazioni, chiaramente frutto di cittadini sensibili, erano sparute, “solitarie”, pochi voti sparsi su beni vari; poi si sono avute le unioni solidali, si sono formati comitati spontanei che hanno raccolto firme e dal 2010 abbiamo iniziato ad avere numeri importanti che hanno determinato la possibilità di finanziare alcuni nostri beni, come a Fermo, Suasa etc.”
Entrambi i presidenti hanno ricordato un esempio virtuoso di collaborazione FAI-Regione: l’intervento di recupero della Grotta Sudatoria e della piscina di Acquasanta Terme ( 6 milioni di euro di finanziamento). Ceriscioli ha ricordato che era chiusa dal 1985 e che c’era un forte desiderio della comunità di vederla restituita al suo splendore.
La partecipazione della nostra regione nel suo insieme al censimento ha subito nel tempo una crescita esponenziale. Nel 2010 si è posizionata tra le prime dieci per numero di voti raccolti, grazie in particolare ai voti raccolti per la Chiesa di San Filippo Neri a Fermo che si è classificata al 5° posto nazionale. Le Marche si sono classificate oltre il decimo posto della classifica per numero di voti raccolti sia al censimento 2018 (nona edizione) sia nel 2016 (ottava edizione): nel caso dell’Abbazia di San Michele Arcangelo di Lamoli di Borgo Pace (PU) si sottolinea come il bene sia stato rivotato dopo un notevole successo già nel 2016 (8.605 voti).
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