I Disoccupati piceni: “Non si può più proseguire con le politiche dei bonus e dei fondi perduto”
“In passato e anche recentemente, sono stati commessi enormi errori dalla politica spesso e purtroppo con avallo dei sindacati. Si drena con le tasse la ricchezza del popolo, e poi si elargiscono queste risorse a fondo perduto ad i soliti noti. Il ceto medio è quasi scomparso. La ricchezza dovrebbe essere ridistribuita con il lavoro dignitoso e ben ridistribuita. Per la ripresa ora si deve puntare obbligatoriamente sulla competenza e la professionalità”. Lo dice il gruppo Disoccupati piceni
“Il Pil può riprendere a crescere solo se riparte la produzione qualificata, non si può più andare avanti con assistenzialismo alle aziende. Le imprese in difficoltà devono essere riconvertite e riqualificate. Si deve capire e rimuovere le vere cause che portano le società ad avere i bilanci in rosso, non si può più incolpare l’ultimo dipendente, che spesso pur di lavorare accetta qualsiasi ricatto persino rischiando la vita. Le imprese sono vincenti, solo se tutto il personale aziendale collabora attivamente alle decisioni e ai profitti. In Italia questi concetti, “partecipazione, coinvolgimento, e democrazia aziendale”, sono ancora un tabù. Anche i partiti sono responsabili di questa situazione, perché si continua a candidare rappresentanti inesperti, poco qualificati, “qualcuno dice perché più facilmente manovrabili”. Questa è la situazione, ci dispiace dovere ammettere che anche noi come cittadini, spesso preferiamo delegare, invece di impegnarci e dare una mano alle istituzioni” concludono.
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