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I Disoccupati piceni: “Le aspettative di sviluppo per il Piceno non sono molto confortanti”
ASCOLI PICENO- I Disoccupati piceni esprimono preoccupazione per la situazione economica e occupazionale del territorio. “Un anno fa, presso la Sala consiliare di via Tiziano, Ancona, il Consiglio Regionale, apriva i lavori, con la discussione generale sulla situazione occupazionale delle Marche e sulle relative prospettive di sviluppo.In quell’occasione, fu aperto, anche un focus sulla difficile situazione economica lavorativa del Piceno. Purtroppo le molteplici aspettative riposte, sull’arrivo di nuove grandi imprese, incentivate anche con i finanziamenti dell’area di crisi complessa industriale, non sono molto confortante. Al di là, di qualche centinaia, di nuovi posti di lavoro, le cifre sono ben lontane e non possono garantire un’occupazione, a tutti i circa 30.000 disoccupati del nostro territorio. E’ senz’altro chiaro, che senza un concreto piano di sviluppo economico industriale, finanziato con molte più risorse, l’economia non ripartirà. Chiediamo da qualche tempo l’intervento del Ministero dello Sviluppo economico” dicono i Disoccupati.
“Non servono i dati Istat, per capire e vedere, le nostre zone industriali, “ridotte come cimiteri di capannoni deserti”. Purtroppo la nostra provincia, a differenza di altre, continua a rimanere esclusa, dai forti investimenti statali. Abbiamo, l’impressione, che i grandi finanziamenti pubblici, arrivano al Sud e Nord Italia, mentre il Centro pure avendo eletto numerosi parlamentari di maggioranza, continua ad essere escluso. Le ultime notizie, di questi giorni, sembrano confermare i nostri dubbi. A Pomigliano d’Arco, in provincia di Napoli, ad esempio, sorgerà il nuovo AeroTech Campus della Compagnia Leonardo, “l’hub” per l’innovazione tecnologica della divisione aero-strutture del gruppo industriale partecipato a maggioranza dal ministero dell’Economia, con centinaia di milioni d’investimento. L’altro ieri, il premier Conte, a Valeggio sul Mincio, Verona, ha inaugurato lo stabilimento di Fincantieri Infrastrutture, per la ricostruzione del “ponte di Genova”, affermando “Lavoro e dignità devono essere coniugati, il 2019 è l’anno degli investimenti, noi siamo qui per far ripartire il paese”. Noi, come tanti disoccupati della nostra provincia, ci auguriamo l’apertura di qualche nuovo stabilimento, magari di Trenitalia o di altre aziende partecipate pubbliche, con l’offerta di qualche migliaia di posti di lavoro, per ridare “ossigeno a un territorio, fortemente penalizzato dalla crisi economica e terremoto”.
Martedì 26 marzo, ore 16.00, presso la Sala Parrocchiale, viale G. Leopardi di Acquaviva Picena ci sarà un dibattito aperto, per presentare proposte e nuove iniziative anticrisi.
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