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I Disoccupati piceni contro la Finanziaria: “E’ un’occasione persa”
ASCOLI – I Disoccupati Piceni criticano la manovra finanziaria che tra qualche giorno diventerà ufficialmente legge.
Per il gruppo si tratta di “Un’ulteriore, occasione persa, per affrontare le principali emergenze di questi tempi, la carenza di lavoro e i diritti negati. Nessuno accenno, per modificare o eliminare il “job’s act”, per introdurre l’anzianità di iscrizione alle liste di disoccupazione, per limitare la doppia occupazione per i dipendenti pubblici, oppure ridurre l’orario di lavoro. Abbiamo più volte inviato, numerosi documenti con proposte, ai Ministeri e alle varie Commissioni. Nella nostra proposta di “cogestione territoriale”, è previsto il trasferimento delle mansioni dei centri per l’impiego, sotto il controllo diretto dei Comuni” dicono i Disoccupati.
“Sono i municipi di residenza del disoccupato, a doversi impegnare per aiutare il cittadino a ricollocarsi, oppure a erogare un salario per vivere, comprensivo di contributi. Come da anni, avviene, in alcuni paesi del nord Europa, in cui sono gli stessi assessorati al lavoro o allo sviluppo industriale, ad impegnarsi per trovare rapidamente un occupazione, e in caso negativo, ad elargire un ammortizzatore” spiegano.
“In questo modo, l’intero territorio, Comuni e Regione sono impegnati per controllare, vigilare ed intervenire prima della chiusura e delocalizzazione. La responsabilità è diretta e concreta, dei Comuni, perché costretti a elargire un salario, al disoccupato, usando le proprie risorse destinate al bilancio , e di conseguenza, obbligati a ridurre spese inutili, per affrontare i costi legati alla disoccupazione. I nostri onorevoli, continuano a non interessarsi della situazione attuale, per indifferenza o incapacità, non abbiamo la risposta. Ci sono cittadini, iscritti ai centri per l’impiego, da più di cinque anni, senza essere mai stati chiamati per un colloquio di lavoro, ma anche disoccupati ultra cinquantenni. Oramai siamo diventati resilienti alle tante promesse fatte e non mantenute per affrontare e risolvere i problemi sempre di questo territorio” concludono i Disoccupati.
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