I dati sulla violenza di genere nel Piceno
ASCOLI PICENO – La violenza contro le donne per motivi di genere, c.d “violenza di genere”, ha avuto, come noto, la sua definizione normativa nella Convenzione di Istanbul 2011, ratificata con legge 27 giugno 2013 nr.77, include fattispecie delittuose eterogenee che vanno dalle minacce agli atti persecutori, ai maltrattamenti in famiglia, dalla violenza sessuale alle percosse, alle lesioni ed alle molestie, definiti reati spia, proprio per la particolare attitudine a disvelare una frequente progressione criminosa che talvolta culmina con esiti nefasti. La legislazione italiana, al riguardo, ha un quadro normativo organicamente strutturato, nel quale sono state recepite tutte le convenzioni internazionali in tema di parità di genere e violenza di genere ed in cui gli ultimi interventi normativi hanno introdotto accorgimenti che garantiscono una maggiore tutela della vittima sia sul piano processuale che preventivo.
Dall’inizio del corrente anno sono stati emessi dal Questore di Ascoli Piceno complessivamente 9 ammonimenti ( 7 uomini – 2 donne ) , mentre nei precedenti anni 2016 6 ammonimenti ( tutti uomini) e nel 2017 10 ammonimenti ( 8 uomini – 2 donne ).
Le ultime tre misure di prevenzione adottate, ultima della quale notificata questa mattina dalla Divisione Anticrimine, hanno interessato un 43 enne residente a San Benedetto resosi responsabile di atti persecutori nei confronti di altro soggetto coetaneo di sesso maschile, residente ad Ascoli Piceno, marito di una donna con la quale aveva intrattenuto una relazione extraconiugale, un 54 enne di Ascoli Piceno autore di reiterate condotte di stalking nei confronti dell’ex compagna 50 enne , residente in questo centro, che aveva recentemente ritenuto di interrompere il rapporto sentimentale- ( in tale circostanza si è provveduto al ritiro di un’arma da fuoco legittimamente detenuta) – ed infine una 49 enne di un paese dell’interland piceno , che non rassegnatasi della cessazione della relazione con l’ ex compagno di Ascoli Piceno, ben più giovane di lui, lo aveva fatto oggetto di ripetute condotte persecutorie, inducendolo a richiedere al Questore l’emissione del provvedimento pur di far cessare tali comportamenti che, generalmente, come citato in premessa, si sostanziano in pedinamenti ed appostamenti, nonché minacce ovvero ingiurie spesso aggravate dall’ utilizzo del mezzo telematico ossia mediante piattaforme social e servizi di messaggistica, che ingenerano nel destinatario disagi psicologici e cambiamento delle abitudini di vita pur di evitare contatti con la controparte.
La Divisione Anticrimine della Questura di Ascoli Piceno resta a disposizione per ulteriori informazioni e, segnatamente, per la trattazione dei casi di specie.
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