I circoli Pd della Vallata: “Il centrodestra immobile nel gestire l’emergenza Covid ma pronto a declassare il futuro della sanità picena”

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I Segretari di Circolo del Pd della Vallata Rossana Cicconi, Emanuela D Cintio, Claudia Capriotti, Stefano Falcioni, Roberto Senesi, Paolo Armillei attaccano la Regione sulla questione dell’emergenza Covid.

“Il Consiglio regionale (a trazione centro destra), lo scorso 9 novembre, ha approvato un ordine del giorno in cui viene revocata la decisione, assunta dalla precedente giunta, riguardo la realizzazione di un ospedale di eccellenza nel piceno, in località Spinetoli-Colli del Tronto.La cosa ci lascia esterrefatti. Proprio in questi giorni, in tutto il mondo e purtroppo anche nel nostro territorio, stiamo facendo i conti con un aumento esponenziale della pandemia covid19, ormai giunta a livelli che superano la criticità più avanzata” dicono.

“La nuova giunta regionale invece di occuparsi di tutto ciò – che nel nostro territorio significa rivolgere l’attenzione a migliaia di contagiati, decine di vittime, ospedali pieni, pronto soccorso al collasso, terapie intensive sature – non trova di meglio che approvare un ordine del giorno per soddisfare alcune delle insensate promesse fatte durante la campagna elettorale perdendo così l’opportunità di realizzare un nuovo presidio di riferimento e di eccellenza territoriale” dicono

“In questo modo non si penalizza solo il territorio piceno e la Vallata del Tronto, ma tutti i cittadini, gli operatori sanitari, i professionisti che avevano riposto in questo progetto la speranza di migliorare le prestazioni e poter far fronte alle richieste specialistiche dei pazienti confidando finalmente in una necessaria riorganizzazione sanitaria con standard di maggiore qualità. Con questa decisione, la destra vuole introdurre anche nella nostra provincia il modello Lombardia, abbassare il livello della sanità pubblica per far avanzare quella privata” dicono i dem.

“Ci permettiamo di ricordare che nella prima ondata, quella di marzo scorso, con scelte sofferte ma radicali, la pandemia nel nostro territorio era controllata e contenuta. In questo momento sono ridotte o, peggio in alcuni casi non urgenti, sospese tutte le altre prestazioni sanitarie cosa che sicuramente non sarebbe accaduta se avessimo avuto un ospedale specialistico a rafforzare il lavoro delle due strutture esistenti “Mazzoni” ad Ascoli Piceno e “Madonna del Soccorso” a San Benedetto” proseguono.

“In una situazione così delicata, in cui è messa a dura prova la salute pubblica dei cittadini marchigiani chiediamo all’Assessore regionale alla Sanità quali sono le azioni che si intendono implementare per contenere e gestire l’emergenza sanitaria derivante dalla seconda ondata pandemica del covid 19 che interessa duramente il nostro territorio e quali decisioni saranno messe in campo al fine di garantire in tutta sicurezza l’erogazione dei normali servizi sanitari che pure sono indispensabili per chi soffre di altre patologie” concludono.

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