I candidati di Fratelli d’Italia: “Saremo la voce delle Marche al governo della nazione”
Si è tenuta la presentazione dei candidati di Fratelli d’Italia alle imminenti elezioni politiche del 25 settembre 2022. Presenti Elena Leonardi (Coordinatore regionale di FdI e candidata al Senato nel Collegio di Ascoli Piceno), On. Lucia Albano (Capolista del partito alla Camera dei Deputati), Antonio Baldelli (Secondo di lista alla Camera), Andrea Balestrieri (Quarto di lista alla Camera), Stefano Benvenuti Gostoli (Candidato alla Camera nel Collegio di Ancona), Guido Castelli (Assessore regionale al Bilancio e Capolista al Senato) e Romina Gualtieri (Seconda di lista al Senato). Presente anche il Consigliere regionale Andrea Putzu, del Dipartimento Eventi di FdI Marche.
“Fratelli d’Italia non sarà solo forza trainante del Centrodestra ma si candida a essere il primo partito d’Italia, una crescita importante ma consolidata e conseguenza di un lavoro condotto per un decennio con attenzione al territorio. Ringrazio Giorgia Meloni per la fiducia che accorda alla nostra regione al punto da aver voluto candidare qui rappresentanti del territorio, che sappiano rappresentare le Marche e i marchigiani. Saremo la voce delle Marche al Governo della nazione e rappresenteremo una filiera istituzionale compiuta che parte dai Comuni arrivando fino a Roma” ha dichiarato il Coordinatore Elena Leonardi.
Benvenuti Gostoli ha ringraziato il partito per la decisione di candidarlo nel Collegio uninominale di Ancona e ricorda come la campagna di Fratelli d’Italia sia stata finora affrontata ponendo temi concreti con serietà, mentre alcuni avversari stanno facendo una propaganda esclusivamente “contro”, denotando la pochezza e la debolezza dei loro argomenti. Baldelli, dopo aver ricordato la sua esperienza politica territoriale come Consigliere provinciale, Amministratore del Comune di Pergola per 10 anni e candidato alle Regionali nel 2015 con un buon risultato personale, ha affermato che oltre a risollevare l’Italia sarà necessario risollevare le Marche, divenuta una Regione “in transizione economica”.
Romina Gualtieri ha ricordato come la sua lunga amministrazione del Comune di Monsampietro Morico, arrivando al terzo mandato da Sindaco, abbia attraversato tutte le grandi crisi degli ultimi anni, dal terremoto alla guerra in Ucraina passando per il Covid. La sua candidatura risponde allora a quell’esigenza di avere dei portavoce a Roma dei piccoli comuni, in particolare quelli del cratere sismico, per portare a Roma le loro istanze e sollevare la solidarietà nazionale che non può essere solo assistenzialismo. Balestrieri, oltre a ricordare il suo ruolo di Consigliere comunale a Porto Sant’Elpidio e di Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia nel fermano, ha dichiarato che la campagna elettorale non è scontata ma Fratelli d’Italia sarà il primo partito nelle Marche per quello che sta facendo in Regione e per aver posto nel programma nazionale temi importanti come la calzatura, il turismo e il Made in Italy.
“Il primo tema deve essere quello di diventare interlocutori di un Modello Marche che ha bisogno di avamposti romani, il secondo tema quello di superare la fase emergenziale del terremoto costruendo un sistema normativo-burocratico che permetta di andare alla fase della programmazione, il terzo tema ristabilire un’economia di lavoro assegnando le contribuzioni di cui le Marche, come regione in transizione, ha diritto ma dalle quali è rimasta esclusa per temi formali che dobbiamo superare” ha affermato Guido Castelli. “Nel mandato parlamentare che si sta concludendo ero in Commissione Finanze alla Camera e ho lavorato alla riforma dell’IRPEF approfondendo tematiche da cui sono emerse le posizioni del partito in questo senso. Inoltre, ho potuto seguire e promuovere il Modello Marche su temi specifici e particolari come la Ventilazione Meccanica controllata. Due temi chiave sui quali mi sono battuta e mi batterò in questa campagna elettorale sono il Liceo del Made in Italy e il tema della natalità anche dal punto di vista fiscale” ha dichiarato in conclusione l’On. Lucia Albano.
Lascia un commento