Grande soddisfazione per l’apertura del Museo di Arte Sacra a Montedinove

Grande soddisfazione per l’apertura del Museo di Arte Sacra a Montedinove, della rete del Musei Sistini del Piceno.

Un’apertura che può coincidere con una rinascita: dopo il crollo di parte del tetto della Chiesa di Santa Chiara (che custodiva il Museo), dovuto a danni del post terremoto, ecco una nova sede: l’Oratorio del Santo Rosario. Un piccolo scrigno che si incastona nel già bel paese di Montedinove e che presenta alla comunità e ai visitatori ciò che di più prezioso la comunità religiosa di Montedinove ha voluto e conservato per secoli.

Al taglio del nastro, di sabato 12 aprile, sono intervenuti Monsignor Gianpiero Palmieri, vescovo della Diocesi di San Benedetto del Tronto e Ripatransone Montalto, che ha messo in evidenza quanto l’esperienza delle 11 sedi del Museo dei Sistini sia stata una felice intuizione, ossia quella di lasciare nel luogo di origine le opere d’arte religiose.

Erano presenti anche il parroco padre Gabriele Lupi che ha lavorato attivamente alla realizzazione del museo, la direttrice dei Musei Sistini del Piceno, Paola Di Girolami, il sindaco di Montedinove, Antonio Del Duca, ben contento di poter raccogliere questo nuovo punto di importante interesse culturale per il borgo piceno.

Alla cerimonia hanno assistito molti operatori del circuito dei Musei Sistini ed anche numerosi cittadini.

Il pomeriggio si è concluso con un momento di festa, organizzato dall’Amministrazione comunale.

Le dichiarazioni del Vescovo Gianpiero Palmieri che, diventando guida della Diocesi di San Benedetto, ha accolto la realtà dei Musei Sistini del Piceno: «I Musei Sistini nascono da una intuizione formidabile, cioè quella di comprendere che le opere d’arte, che i Musei contengono, sono inseparabili dal contesto da cui nascono.

Le opere d’arte sono quasi sempre legate al culto del popolo di Dio, collocate in Chiesa e hanno uno spessore particolare che nasce dalla fede di coloro che davanti a quelle immagini pregano, rivolgendosi verso il Mistero rappresentato dalle immagini stesse, Maria, il Mistero Pasquale del Crocifisso Risorto, i Santi e così via.

Allora, toglierli dal contesto in cui le opere nascono, una Chiesa specifica, una comunità specifica, è in realtà privarli della loro stessa anima. In un Museo unico per tutta la Diocesi, vi sarebbero tante opere fruibili dallo stesso visitatore in maniera immediata. Ma ciò che si perderebbe è proprio questo radicamento locale. Ecco che allora, chi gira per i nostri paesi, come qui in Montedinove e vi trova un Museo Sistino, può apprezzare la bellezza e comprendere il pieno significato delle opere custodite, legate al territorio da cui quelle opere vengono».

Le dichiarazioni di padre Gabriele Lupi, tra coloro che più si sono attivati per l’apertura della nuova sede che vede fondersi arte e fede:«Ora siamo tutti molto frettolosi e pensare che, davanti a queste opere, tante persone hanno nutrito l’esperienza della propria vita è molto importante. Poi c’è anche un altro aspetto: la bellezza. Fermarsi a guardare ciò che è bello aiuta».

Le dichiarazioni del sindaco di Montedinove Antonio Del Duca: «Dopo il crollo dello scorso agosto, abbiamo pensato da subito, insieme con la direttrice Paola Di Girolami, con la Diocesi e padre Gabriele, di realizzare una nuova importante sede del Museo di Arte Sacra. Qui ci sono importanti pezzi storici e museali, come il Crocifisso ligneo del 1300 e la Croce Astile e importanti dipinti. L’Oratorio del Santo Rosario ci è sembrato il sito ideale, vicino alla chiesa di San Lorenzo, per valorizzare e rendere fruibili alla comunità questi manufatti.

Montedinove è l’undicesimo Comune della rete dei Musei Sistini del Piceno. Ora che ci siamo anche noi, siamo pronti ad ospitare tanti turisti e visitatori».

Tutte le sedi dei Musei Sistini del Piceno, in occasione delle festività pasquali e dei ponti del 25 aprile e 1 maggio, rimarranno aperti fino al 4 maggio

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