Gran successo per “Ci sto? Affare fatica!”: 60 i ragazzi inclusi nel progetto
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si conclude anche a San Benedetto il progetto “Ci sto? Affare fatica!”, il progetto estivo che ha coinvolto durante l’estate 60 ragazzi dai 16 ai 21 anni impegnati in azioni di cittadinanza attiva.
Si conclude oggi, venerdì 4 settembre il progetto estivo “Ci Sto?Affare fatica!” di durata biennale, finanziato dalla Regione Marche e coordinato dal CSV Marche. Anche San Benedetto ha aderito insieme ad altri 13 comuni marchigiani e le attività si sono aperte il 27 luglio coinvolgendo ragazzi dai 16 ai 21 anni sotto la guida di giovani tutor per la cura e valorizzazione di beni e spazi pubblici.
A San Benedetto hanno lavorato in totale 6 squadre per 4 settimane, per un totale di circa 60 partecipanti. Le attività si sono svolte al parco di via Manara, alla Pineta Pasqualetti e al sottopasso di via dell’Airone a Porto d’Ascoli che è stato ritinteggiato e abbellito con nuovi disegni. I ragazzi hanno svolto anche attività di pulizia, raccolta foglie e rifiuti, cura del verde, sempre coordinati dai tutor e seguiti da un handyman, un volontario adulto con competenze artigianali. I ragazzi al termine di ogni settimana sono poi stati ricompensati con appositi “buoni fatica” del valore di 50 euro spendibili nei negozi convenzionati. Gli altri comuni coinvolti nella nostra regione sono stati Ancona, Osimo, Jesi, Pesaro, Fano, Pergola, Fossombrone, Porto San Giorgio, Fermo, Ascoli, Recanati, Macerata, Camerino.
Tutte le mansioni si sono svolte all’aria aperta e nel rispetto delle misure per la sicurezza sanitaria (mascherine, distanziamento, igienizzazione mani, sanificazione oggetti e spazi…), in ottemperanza alle Linee guida per la gestione in sicurezza di attività per bambini e adolescenti emanate dal Dipartimento politiche per la famiglia.
Con una proposta originale per il giovanissimo target, il percorso racchiude in sé più temi: lo scambio intergenerazionale; il valore della fatica profusa e il suo riconoscimento; un investimento educativo sul tempo estivo; la dimensione del gruppo, con attività importanti, che mettono al centro le relazioni tra pari, affiancati da adulti; la cura e la tutela dei beni comuni, educando le giovani generazioni a un processo virtuoso di custodia del proprio territorio, fornendo loro l’occasione di sentirsene responsabili.
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