Gli ospedali “unici” che diventano ospedali “nuovi”: cosa cambia nella versione del piano uscita dalla IV Commissione
“SAN BENEDETTO – Il comitato Salviamo il Madonna del Soccorso”, dopo l’elaborazione del Piano Sanitario Regionale, ha chiesto il parere al dottor Claudio Maffei, il quale ha gentilmente autorizzato la pubblicazione, con alcune considerazioni.
“Nella prima versione per Marche Nord e le due Aree Vaste 3 e 5 si prevedevano tre ospedali unici in sostituzione dei sei ospedali. Con questa nuova versione si prevedono 3 nuovi ospedali ( “nuovi” non “unici”) che sostituirebbero tre vecchi con accanto uno degli attuali ospedali trasformato in accordo con i Comuni del distretto interessato” dice Maffei.
“E’ presumibile che quello nuovo di AV 3 sostituirà quello di Macerata, mentre quello nuovo di AV 5 sostituirebbe quello di Ascoli con l’Ospedale di San Benedetto che si riconverte. Ma si tratta di una interpretazione” dice l’analisi di Maffei.
“Per quanto riguarda il modo in cui potrebbe avvenire la riconversione degli ospedali di Civitanova e San Benedetto, il piano dice che si farà riferimento al protocollo d’intesa tra la Regione ed il Comune di Fano dopo la realizzazione del nuovo Ospedale di “ Marche Nord”. E’ scritto che “ Dopo la realizzazione del nuovo ospedale dell’Azienda Marche Nord, l’Ospedale di Fano continuerà a svolgere funzioni sanitarie integrate con il nuovo stabilimento. Verranno erogate prestazioni di specialistica e diagnostica di alto livello” si dice.
“Saranno inseriti il Pronto Soccorso, la postazione dell’emergenza territoriale, i reparti Chirurgia, Medicina, Ortopedia, terapia Intensiva e Medicina di urgenza H24 . Si svolgeranno funzioni di stabilizzazione e cura e centralizzazione per le patologie secondo le modalità in coerenza con il DM 70/2015. Saranno inserite attività chirurgiche specialistiche programmate, la dialisi e un DH oncologico. Nell’Ospedale saranno garantite attività di diagnostica per immagini a supporto del Pronto Soccorso, la specialistica ambulatoriale, il Day Surgery e la diagnostica . Saranno presenti anche lungodegenza e riabilitazione” spiega Maffei.
“Gli attuali Ospedali di Civitanova e San Benedetto potrebbero rimanere con qualche specialità in meno. Mancano analisi a supporto di queste scelte: analisi che il piano uscito dalla Commissione prevede come precondizione prima di avviare l’iter di nuove costruzioni”
“Questo piano scrive che “Per quanto riguarda nuovi ospedali, c’è un’ analisi costi-benefici, da sottoporre alla Commissione assembleare competente prima di avviare nuove costruzioni”. Analisi che non è stata fatta per l’Area Vasta 5” dice Maffei.
“Il riordino della rete ospedaliera dovrà essere approvato dopo il piano dalla Giunta sentita la Commissione Consiliare competente. Senza questo atto si può tranquillamente concludere che non si capisce quasi niente di cosa e quando succederà degli ospedali dell’Area Vasta 5. Ma certo per l’Ospedale di San Benedetto del Tronto il rischio di un ridimensionamento stando alla lettera del “nuovo” Piano c’è”.
Nicola Baiocchi e Rosaria Falco si chiedono, infine se “L’ospedale di San Benedetto sarà privato della Pediatria, con più di 800 nati nel 2019 contro i 500 di Ascoli? Siamo in attesa di ascoltare il presidente Ceriscioli, quando verrà a parlare con il consiglio comunale di San Benedetto per sapere se dirà che “su San Benedetto non si arretra e non si chiude niente”. Attesa giustificata, ci sembra”.
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