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Giovanni Allevi ringrazia Ascoli: “L’abbraccio di una piazza infinita, colma di migliaia di anime belle che respiravano all’unisono con le mie note”
Giovanni Allevi ringrazia il pubblico ascolano dopo il concerto di ieri sera.
“L’abbraccio di una piazza infinita, colma di migliaia di anime belle che respiravano all’unisono con le mie note. La commozione profonda nello scorgere tra il pubblico i volti familiari della mia infanzia. La mia terra, le mie radici, una bellezza senza tempo che ti resta dolcemente nel cuore. L’attenzione spasmodica del pubblico, il silenzio irreale, che ho cercato di onorare spingendo la dinamica del pianissimo ai limiti dell’udibile.L’amore travolgente tra di noi. Grazie Ascoli.
Questo concerto assume per me i contorni del Sacro della Vita della Speranza” ha detto Allevi sui social.
Tanti i ricordi legati ad Ascoli: Allevi ha citato don Mauro Bartolini, parroco nel quartiere di Monticelli, “l’unico amico che avevo a 20 anni, mentre mi confessava scoprimmo la comune passione per la filosofia. All’epoca non credevo al trascendente, ma dopo la sua morte in un incidente stradale ho cominciato a crederci e ora sono convinto che da lassù segua i miei passi”.
E poi i ringraziamenti alla sua prima insegnante ascolana Annalisa Bucci e ai genitori Nazzareno e Fiorella, seduti in prima fila. Infine un pensiero per il futuro: “Dopo gli errori commessi nel passato è bello vivere intensamente il presente, oggi io vivo ogni giorno come un dono, ogni alba è una promessa e ogni tramonto è un arrivederci”, ha osservato prima di eseguire ‘Tomorrow’.
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