SAN BENEDETTO –  “Non è certo questo il momento delle polemiche e con rispetto di quanti si trovano in prima linea ad affrontare l’emergenza, come gruppo locale del Movimento 5 Stelle ed insieme ai nostri portavoce in Regione ed in Parlamento, ci siamo più volte interrogati sull’opportunità di tenere un profilo basso, di impegnarci ventre a terra per quanto nelle nostre possibilità e di lasciare le considerazioni al momento in cui sarà giusto e opportuno lavorare per spazzare via al più presto queste gestioni amministrative locali che hanno dato e continuano a dare prova di completa inadeguatezza” Lo dice il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Peppe Giorgini.

“Senza andare a rimestare nel torbido di una sanità devastata da decenni di mala gestione, ciò che colpisce di più è che proprio chi dovrebbe ritirarsi in un dignitoso silenzio perché già facente parte integrante dell’intellighenzia, continui a pontificare via social e sulla stampa locale additando questo o quello, sebbene sia stato fra i principali responsabili della disastrosa situazione in cui ci troviamo, a livello sociale, economico e, ciò che fa più male in questo momento, sanitario e di assistenza” dice.

“Sia chiaro, se il Piceno ed in particolare la Riviera delle Palme sta reggendo all’impatto di un nemico invisibile a cui se non pronti, almeno si sarebbe potuto essere molto più preparati, lo si deve alla straordinaria resilienza dei suoi cittadini e tutti gli operatori sanitari in primis e di tutte quelle categorie che sono state catapultate al “fronte” che stanno facendo sfoggio di abnegazione e coraggio”

“Un nosocomio come il “Madonna del Soccorso” era fino a ieri oggetto di attacchi di chi invece doveva proteggerlo e sostenerlo, fosse simbolico e vedere che nonostante il lavoro straordinario del personale sambenedettese, la politica con la “p” minuscola ha scelto di celebrare e omaggiare un’altra struttura, invece che una COVID-dedicata” spiega.

“Sappiamo bene qual è il valore del nostro nosocomio e del suo personale che abbiamo sempre appoggiato senza riserve, siamo sicuri che questa incresciosa vicenda sarà da stimolo a lavorare ancora meglio allo scopo di ristabilire al più presto le condizioni minime di sicurezza per tutti e, dal canto nostro, continueremo a lottare affinché venga riconosciuta l’imprescindibilità della struttura di San Benedetto e una volta superata la crisi, vigileremo per il ripristino di tutte le funzioni pregresse e di tutte quelle peculiarità andate perdute nel corso degli anni, perché oltre al danno, sia scongiurata la beffa” conclude Giorgini.