Gioco all’attacco e voglia di non mollare mai: questa squadra è già entrata nel cuore dei tifosi

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Un Ascoli a tratti devastante a battuto ieri sera il Gubbio per 4-3. Vittoria meritata per i ragazzi di mister Petrone che hanno tenuto sempre il pallino del gioco e creato molteplici palle goal. Il Gubbio, con una rosa ancora incompleta ma niente male per la Lega Pro, quelle poche volte che è riuscita ad arrivare nelle parti di Lanni lo ha fatto grazie a rapide ripartenze in contropiede.

A destare ancora qualche preoccupazione è il reparto difensivo. Tre goal subiti con il Gubbio, due con la Paganese ed uno con il Barletta sono numeri che non lasciano tranquilli. C’è da dire, tuttavia, che la squadra bianconera è praticamente nuova e il reparto che abitualmente richiede più tempo per sincronizzare i meccanismi è quello difensivo. Siamo ancora al 10 agosto e c’è tutto il tempo per lavorare.

Nulla da eccepire al reparto offensivo. Quando l’Ascoli attacca fa veramente paura. Chiricò e Mustacchio sono calciatori di categoria superiore. L’esterno scuola Juve Ruggiero ieri ha fatto vedere buone cose, idem Giovannini quando entrato in campo. Berrettoni nel ruolo di trequartista riesce a non dare punti di riferimento alla squadra avversaria. Perez davanti si fa sentire, bravo nel gioco aereo, esemplare lottatore. Ancora impreciso sotto porta, ma i goal arriveranno.

Per competere ai vertici della classifica mancano ancora 3 pedine: un secondo portiere, un terzino sinistro ed almeno un attaccante. La società e il mister lo sanno bene. Mancano ancora oltre 20 giorni di mercato.

Intanto questa squadra è già entrata dritta nel cuore dei tifosi. Una squadra a immagine e somiglianza del proprio allenatore (rimonta di ieri docet). Ma ora non c’è tempo per guardarsi allo specchio. In calendario c’è il derby. E il derby è sempre il derby.

Andrea Ferretti

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