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Gigliotti: "Terrorizzato dal terremoto, domenica sono disponibile"
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Il difensore Guillaume Gigliotti alla ripresa della preparazione ha parlato così del suo stato di forma e del prossimo impegno di campionato, che vedrà l’Ascoli affrontare domenica pomeriggio il Frosinone Calcio al “Matusa”.
“Ho superato l’infortunio, non è stato nulla di grave, inizialmente avevo pensato a uno stiramento e invece si è trattato solo di un risentimento muscolare; fra domani e giovedì rientrerò in squadra e sono disponibile per Frosinone, poi il Mister deciderà se impiegarmi o meno. Stiamo attraversando un periodo positivo, ma sappiamo bene che non abbiamo fatto ancora nulla, il frutto del lavoro si sta vedendo e dobbiamo continuare in questa direzione, gli automatismi si stanno oliando e i recuperi di Cacia e Giorgi sono stati per noi importantissimi. Abbiamo iniziato oggi pomeriggio a preparare la gara col Frosinone dopo un periodo non facile a causa del terremoto, che ho vissuto malissimo, ero terrorizzato; mi dicono che bisogna farci l’abitudine, ma è veramente difficile abituarsi ad eventi così. Mi era capitato anni fa di sentirlo a Novara, ricordo che ero in stanza con Giorgi, ma nulla a che vedere con la forza del sisma di una settimana fa. Tornando alla gara col Frosinone, la stiamo preparando come abbiamo sempre fatto, d’altra parte in Serie B non esistono partite facili, dovremo sfruttare le ripartenze in contropiede e magari riuscire a ripetere le prestazioni fornite con Carpi e Cittadella. Il Frosinone è un’ottima squadra con un reparto avanzato molto forte, mi riferisco a Ciofani, Paganini e altri. Il fatto che l’Ascoli abbia raccolto più punti in trasferta potrebbe essere sintomatico per alcuni di una pressione maggiore al Del Duca, ma potrei sbagliarmi, i nostri tifosi sono importantissimi e ci auguriamo che siano numerosi anche al Matusa. Non so dove può arrivare l’Ascoli, la salvezza è certamente l’obiettivo dichiarato dalla Società, ma credo che, una volta raggiunto, questa squadra abbia le potenzialità per fare anche di più”.
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