Fondo di contrasto alla deindustrializzazione, la preoccupazione della CNA di Ascoli

Il ritardo accumulato da Invitalia nella comunicazione di chiusura dell’istruttoria relativa al bando di contrasto alla deindustrializzazione sta mettendo in seria difficoltà il futuro del tessuto imprenditoriale del nostro territorio.

Come sottolineato dalla CNA di Ascoli Piceno, in ballo ci sono milioni di euro destinati a investimenti su strutture e macchinari che, in base a quanto previsto dal bando, dovranno inderogabilmente essere portati a termine entro il prossimo 31 dicembre per poi essere rendicontati entro il 30 giugno 2024.

Dopo mesi di attesa, i tempi sono divenuti ormai decisamente stretti per le 49 aziende che, al di là di qualche eccezione, da maggio a questa parte stanno attendendo conferme da parte di Invitalia e che ora, senza alcuna certezza, si trovano a dover fare i conti con il rischio concreto di dover rinunciare a una valida misura di sostegno agli investimenti sul territorio.

In particolare, con poche settimane a disposizione e i cantieri del Superbonus in attività, individuare un’impresa edile in grado di portare a termine in tempo utile i lavori relativi a opere murarie è ormai un’utopia. Discorso simile anche per gli investimenti sui macchinari, con le incertezze sulle tempistiche di consegna a rappresentare un’incognita tutt’altro che trascurabile in vista della scadenza fissata a dicembre e le inevitabili difficoltà nel caso per richiedere una fideiussione in tempo utile.

L’associazione territoriale di Ascoli esprime la propria preoccupazione per le 49 imprese ancora in attesa di comunicazioni ufficiali sull’assegnazione dei fondi, una problematica che riguarda da vicino anche le oltre 200 aziende del territorio che con tutta probabilità entreranno a far parte della graduatoria del finanziamento nelle settimane a venire.

«Come associazione ribadiamo la necessità di una proroga che consenta alle imprese di dar seguito a una programmazione attenta e indispensabile per garantire investimenti preziosi al nostro territorio – affermano Francesco Balloni e Arianna Trillini, direttore e presidente della CNA di Ascoli Piceno – L’assenza di comunicazione e aggiornamenti su un finanziamento così importante ha chiaramente disorientato i nostri imprenditori, garantendo benefici soltanto alle aziende che avevano già realizzato gli investimenti in sede di presentazione della domanda. Per non pregiudicare una serie di investimenti vitali per l’economia del Piceno, è necessario che Invitalia fornisca quanto prima chiarimenti alle imprese coinvolte, che allo stato attuale brancolano nel buio senza prospettive e possibilità di programmazione».

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