Foce di Montemonaco: rinnovata la concessione per la captazione idropotabile

Si è conclusa positivamente la Conferenza dei Servizi convocata per il rinnovo della concessione idropotabile presso la sorgente di Foce di Montemonaco  sancendo l’approvazione del provvedimento autorizzatorio unico regionale.

La nuova concessione prevede un prelievo massimo istantaneo di 200 litri al secondo, garantendo un utilizzo sostenibile della risorsa idrica in piena coerenza con gli obiettivi di tutela ambientale e salvaguardia degli ecosistemi. Il rinnovo si inserisce in una più ampia strategia di potenziamento delle infrastrutture idriche, che vede tra gli interventi principali anche la realizzazione del nuovo potabilizzatore diGerosa, attualmente in avanzato stato di costruzione. Una volta completato, l’impianto rappresenterà un nodo fondamentale per la sicurezza e l’efficienza della rete idrica a servizio del territorio.

Particolare attenzione è stata posta all’aggiornamento e al potenziamento del Piano di Monitoraggio Ambientale (PMA), che prevede il monitoraggio continuativo delle portate fluviali e delle componenti faunistiche acquatiche e su specie anfibie di interesse comunitario. Ulteriori approfondimenti idrogeologici saranno svolti con indagini sperimentali entro il 2029, in collaborazione con istituzioni accademiche.

“Il risultato raggiunto è il frutto di un lavoro di squadra tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti. La Regione Marche, attraverso la Direzione Ambiente e Risorse Idriche e il Settore Valutazioni e Autorizzazioni Ambientali, ha condotto un’approfondita istruttoria tecnica e ambientale. Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini ha fornito contributi preziosi per la definizione delle misure di tutela naturalistica, mentre l’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Centrale ha assicurato la compatibilità dell’intervento con la gestione sostenibile della risorsa idrica. Importante è stato anche il sostegno dell’ATO5 e dell’ARPAM e la collaborazione degli enti territoriali fra i quali la Prefettura di Ascoli” dice la Ciip.

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