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Fioravanti ribadisce: “No ospedale unico a Spinetoli, basta giocare sulla salute dei cittadini
Il sindaco si rivolge poi al presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli: “Lo invito nuovamente in città per partecipare a un consiglio comunale aperto, così da poterci educatamente confrontare su due differenti punti di vista. In questo modo Ceriscioli potrebbe spiegare a tutti i cittadini il motivo per cui bisognerebbe spendere 500 milioni di euro per un nuovo ospedale a Spinetoli, in un’area individuata da uno strano algoritmo e tra l’altro ad alto rischio esondazione. La Regione Marche, che manca di una programmazione sanitaria coerente da nord a sud ed è in assenza formale di un piano sanitario – poiché scaduto nel 2014 – deve spiegarci come mai continua a mantenere l’azienda ospedaliera nel Pesarese, dove si registra una mobilità passiva verso l’Emilia Romagna, e la nega invece al sud delle Marche, dove esiste una mobilità attiva soprattutto verso il vicino Abruzzo. La Regione vuole togliere gli ospedali da tutte le città capoluogo di provincia, realizzando ospedali baricentrici tra entroterra e mare? Allora perché Pesaro costruisce un nuovo ospedale a Pesaro e Macerata costruisce un nuovo ospedale a Macerata? Le scelte devono essere uguali per tutti, su salute e sanità non ci sono colori politici. Quello della Regione sembra ormai più un capriccio che altro, perché non è di certo un ospedale unico il bisogno primario e reale dei nostri cittadini. E seppure fosse assolutamente necessario un solo ospedale, perché farlo a Spinetoli? Con quali parametri il famoso algoritmo ha individuato tale territorio come centrale? Perché secondo i nostri calcoli, il punto equidistante tra territori terremotati e la costa è proprio Ascoli Piceno, dove si trova l’ospedale Mazzoni. La distanza che separa Comunanza dal mare è infatti di 49km, la via di mezzo sarebbe dunque a 24.5km. Nonostante il numero dei residenti sia maggiore nella zona costiera, la distanza tra la stessa Comunanza e Ascoli è di 31km: a livello di baricentro dunque, l’ospedale equidistante tra mare ed entroterra sarebbe proprio il nostro Mazzoni. Lo ribadisco allora una volta per tutte: basta speculazioni sulla sanità del sud delle Marche, basta giocare sulla salute dei nostri cittadini”.
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