Fioravanti e Manni criticano Ceriscioli: “Ascoli vive le angherie di una Regione matrigna”

ASCOLI PICENO – “Ascoli vive sulla propria pelle le angherie di una Regione “matrigna”, che, in assenza di un piano sanitario, vuole privare la città dell’ospedale che, ricordiamolo, è a servizio della nostra intera Provincia e di quelle limitrofe. Ma, oltretutto, vuole privarci di quelle risorse che possono contribuire a migliorare i servizi per i cittadini e salvaguardarne i diritti fondamentali e costituzionalmente tutelati, come quello alla salute e alla prevenzione”. Così il presidente del Consiglio Comunale di Ascoli Marco Fioravanti e il presidente della Consulta sanità attaccano la Regione.


“Il presidente della Regione Marche, Ceriscioli, dopo averci dato la propria disponibilità per un consiglio comunale aperto il 30 ottobre 2018, ha deciso di tirarsi indietro per partecipare a un consiglio comunale aperto a Pesaro, convocato addirittura successivamente al nostro! Nonostante i cittadini e i portatori d’interesse fossero stati convocati per quella data, che era stata concordata col governatore della Regione, Ceriscioli aveva preferito sottrarsi al confronto per poi mettere a disposizione, tardivamente, le date del 12, 16 e 19 novembre 2018. Collegialmente, abbiamo deciso lo stesso di convocare l’assemblea aperta sulla sanità il 30 ottobre, perché Ascoli non vale meno di Pesaro, ma soprattutto perché il rispetto verso i cittadini e verso l’Istituzione che rappresentiamo, non può mai venire meno o essere così svilita. Allo stesso tempo, però, per rispetto istituzionale, abbiamo fornito piena disponibilità per un ulteriore consiglio nelle date indicate dallo stesso Ceriscioli che, ricordiamo, essere, oltre che Presidente della Regione, anche Assessore alla Sanità” dicono i due esponenti politici


“Dopo il mancato incontro del 30 ottobre, sollecitato dall’assemblea consiliare, il Presidente del Consiglio Comunale  ha nuovamente esortato Ceriscioli a fare tappa ad Ascoli, ma non si è avuta alcuna  risposta. 
Prima delle feste natalizie, in uno spirito di piena collaborazione e nell’evitare strumentalizzazioni politiche su un tema così importante per il territorio, il Presidente del Consiglio Comunale, su richiesta del Presidente della Consulta Comunale per la Salute, inoltrava richiesta di disponibilità a Ceriscioli per convocare un nuovo consiglio aperto sulle grandi problematiche legate alla sanità del territorio Piceno. La risposta che giungeva  era alquanto assurda, dicendo che il tema in oggetto era già stato discusso in precedenza e si respingeva la richiesta in quanto non si riteneva più necessaria una sua presenza ad Ascoli. Ricordo all’Assessore alla Sanità, che il bisogno dei cittadini ascolani di incontrarlo in un’assise aperta, dove potersi civilmente e democraticamente confrontare, deriva tanto dalla preoccupazione degli stessi cittadini di vedere smantellato l’ospedale Mazzoni e quindi i servizi sanitari, quanto dall’inquietudine che l’ultima delibera di riordino sulla Sanità regionale ha creato in merito al ridimensionamento delle risorse dedicate alla Sanità del Sud delle Marche e della città di Ascoli. Siamo in obbligo, per rispetto delle istituzioni che rappresentiamo, di informare i cittadini di quel che è accaduto e rinnoviamo pubblicamente al Presidente di Regione l’invito a non arroccarsi sulle sue posizioni. Perché fare politica, significa essere a servizio dei cittadini ma anche e soprattutto delle Istituzioni e il Consiglio  Comunale di Ascoli Piceno avrebbe meritato più rispetto da parte di chi dovrebbe rappresentare la Regione Marche nella sua interezza ma che invece, a quanto pare, preferisce operare la solita distinzione tra il Nord e il Sud della Regione” dicono Fioravanti e Manni.

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