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Film al Teatro Concordia, il Cineforum: “Cancellata la cultura e la valenza sociale”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Polemizza con l’amministrazione comunale il Cineforum “Buster Keaton”, l’associazione che per 40 anni ha curato il cineforum a San Benedetto. La polemica è incentrata sull’assegnazione al Cinema Margherita della gestione delle proiezioni cinematografiche al Teatro Concordia. Pubblichiamo per esteso l’amara nota del Buster Keaton. “La gara appena conclusa – scrive l’associazione – per l’assegnazione della gestione dell’attività cinematografica presso il Teatro Concordia ha rappresentato purtroppo un’occasione persa per la nostra città. Tra i progetti presentati quello del Cineforum, anche per la natura associativa del proponente e quindi per l’assenza di finalità di lucro e di logiche prettamente imprenditoriali, era l’unico che avrebbe consentito non solo di restituire una sala cinematografica al centro cittadino, ma di creare un “luogo” dove produrre cultura, senso e socialità, e del quale, a nostro avviso, la città ha assoluto bisogno. Non a caso, infatti, la spinta a partecipare al bando ci è venuta dai tanti cittadini consapevoli che per mezzo del Cineforum si sarebbe potuto offrire alla collettività un progetto culturale ricco e articolato, pensato peculiarmente sulla nostra città, frutto dell’esperienza ormai quarantennale dell’associazione nel territorio, alla quale peraltro va ascritto il merito di aver riportato, nel maggio 2008, a fronte della chiusura di tutte le altre sale, il cinema nel centro cittadino proprio nell’appena riaperto Teatro Concordia. Il progetto da noi presentato, infatti, pur rivolgendosi ad un pubblico ampio, a bambini, giovani, anziani e famiglie, riservava il giusto spazio al cinema d’autore ed a scelte di programmazione non legate a meri criteri comerciali e di mercato. Anche attraverso la collaborazione con scuole, associazioni ed altre realtà presenti nel territorio, venivano inoltre proposte iniziative volte ad avvicinare i giovani alla cultura cinematografica, a suscitare attenzione su tematiche sociali, a preservare la memoria storica a sperimentare l’interazione con altre forme di arte come la letteratura ed il teatro, oltre ad incontri originali come quelli tra cinema ed enogastronomia e l’allestimento di una piccola libreria specializzata all’interno del teatro. Il Cineforum, poi, anche in considerazione dei tempi non facili che stiamo vivendo, aveva previsto di contenere il costo del biglietto entro i 6 euro (5 euro infrasettimanale), oltre ad un “biglietto famiglia” (adulto 5 euro, bambini 3 euro), riduzioni per giovani e anziani e la possibilità di sottoscrivere carnet ed abbonamenti molto vantaggiosi. Alla luce di tutto questo ci risulta francamente incomprensibile la scelta dell’Amministrazione comunale che nessuna considerazione ha espresso sul valore sociale e culturale del progetto, né tantomeno ha effettuato alcuna valutazione comparativa delle agevolazioni tariffarie proposte, ritenendo invece decisivi per la scelta del gestore unicamente aspetti tecnologici (in particolare relativi all’impianto audio che oltretutto il Cineforum era ampiamente in grado di garantire e non evidenziati nella nostra proposta semplicemente perchè non richiesto dal bando). E’ così che, “sedotto” dalla mirabolante prospettiva di dotare la sala di ben 12 casse effetti e in dispregio di qualunque orizzonte culturale, il Comune ha scelto di affidare l’attività cinematografica del Teatro comunale, bene pubblico, a un ente ecclesiastico, il Cinema Margherita Parrocchia San Basso di Cupra Marittima, il quale però in questa occasione ha assunto di fatto una veste puramente imprenditoriale. Spetterà ovviamente ad altri ambiti ed organismi fare le relative valutazioni di opportunità. E’ difficile però scacciare la sensazione che, in una logica strettamente di mercato, si fosse più interessati ad evitare uno scomodo concorrente che a creare una reale opportunità per la città. Crediamo fermamente che un’Amministrazione pubblica non debba e non possa ignorare il tanto lavoro della associazioni presenti sul territorio e di quei cittadini che, credendo nel valore della condivisione, offrono il proprio tempo libero, energie ed impegno, in totale gratuità, per animare e possibilmente migliorare la vita della propria comunità”. Conclude la nota del Cineforum Buster Keaton: “Per quello che ci riguarda continueremo, con ancora maggiore impegno nella nostra strada, per il rispetto che dobbiamo ai tanti che ci hanno accompagnato, aiutato, stimolato in questi nostri (primi) fantastici quaranta anni di vita”.