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Festa Sant’Antonio, “Lu Vecchiò” porta un sorriso ai terremotati
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Con l’arrivo della festa del protettore degli animali Sant’Antonio Abate, in programma martedì 17 gennaio, torna l’appuntamento con “Lu Vecchiò”, organizzato dal gruppo “La Pemmadora” in collaborazione con l’Associazione Gigato88 e Laboratorio 14.
L’intera troupe composta da circa 30 persone ha iniziato nella giornata di ieri ad intonare i canti di questua nelle tante poste sul territorio Piceno. Come ogni anno, se ben accetta dalle strutture, il gruppo verrà accolto con un falò per poi cominciare ad intonare a gran voce i canti di questa per scacciare il demonio.
La prima tappa “storica” si è svolta presso la casa di riposo “Forlini” di Offida, poi tutti in piazza con i cittadini offidani ad intonare a gran voce i canti. Successivamente il gruppo si è recato nell’azienda agricola F.lli Canali di Castorano, dove i proprietari hanno offerto un gran buffet. La giornata poi è terminata a Porto d’Ascoli. Causa terremoto infatti i paesi d’Acquasanta e Arquata quest’anno non potranno ricevere la visita del gruppo. L’idea allora è stata quella di andare direttamente negli alberghi lungo la costa dove i terremotati risiedono momentaneamente. Tanta commozione quando i canti di questua hanno fatto esulare dai brutti ricordi gli ospiti degli hotel Persico, Maestrale, Solarium e Domus. Un momento di svago per gli sguardi commossi e tristi di coloro che dopo il terremoto aspettano di tornare nella loro terra.
Domani si inizia nel primo pomeriggio (14:30) al Marino con la visita all’Orto di Paolo, alle 15:45 appuntamento al Circolo Anziani di Villa S. Antonio, prima di terminare la giornata all’Opera Pia Bergalucci di Offida (17:00) e all’Azienda agraria e caseificio “La Vergara” (18:00). Martedì invece – giorno della festa di Sant’Antonio Abate – ad Ascoli avverrà la benedizione degli animali in Piazza del Popolo, la processione e i canti nelle piazze e nelle vie del centro storico.
La caratteristica di questo gruppo è la presenza di molti giovani, che sicuramente avranno modo di tramandare alle generazioni future quelle tradizioni che non vanno sottovalutate per l’aspetto sociale, ricreativo e storico-religioso che ancora oggi rappresentano.
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