Festa della Marina, Giobbi a Tassotti: «La “sambenedettesità” è altra cosa»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Festa della Marina. Roberto Giobbi attacca l’assessore Pierluigi Tassotti sulle scottanti questioni legate alla “festa delle feste” di San Benedetto del Tronto.
«Bene impegnarsi per la festa – dice il segretario Pd di circolo centro – ma ci sono tanti altri problemi più importanti irrisolti In questi giorni si fa un gran parlare dei famosi 100/130 mila euro spesi dall’amministrazione per finanziare la Festa della Marina. Vorrei fare alcune riflessioni su questa polemica che mi sembra molto strumentale. Io al contrario di altri non voglio arrogarmi il diritto di giudicare se i 100 mila euro sono troppi, pochi e giusti ma una cosa all’Assessore Tassotti la vorrei dire: Io, sambenedettese di nascita con genitori sambenedettesi anche loro di nascita, non mi sento di far parte di quella di opposizione che lei dice non si riconosce nelle tradizioni della nostra città. Per me ragazzino nei primi anni 60 la festa delle feste come lei la definisce era solo la festa. A San Benedetto solo quella era la festa, quella aspettata per tutto un anno, e pur non proveniente da una famiglia marinara tutta la mia famiglia vedeva in quella festa la festa di tutta la città, di tutta la gente che viveva in città e anche nei paesi vicini; gente marinara, quella che si dedicava al commercio, quella che iniziava a sviluppare le prime attività turistiche, quella operaia e anche quella contadina. Si anche quella operai e contadina che insieme alle altre hanno fatto grande questa città e l’hanno fatta conoscere all’Italia e a anche fuori dal nostro Paese. Quindi mi sembra riduttivo parlare di sambenedettesità solo riferendosi ad una particolare attività importante ma non unica di questa città.
Detto questo aggiungo che il vero problema non sono i 100 mila euro da spendere per la festa, il problema semmai è come verranno spesi, chi gestirà questi soldi con quale trasparenza e se è opportuno fare una festa che potrebbe creare problemi di assembramenti eccessivi pericolosi in questo momento. Chi controllerà il rispetto delle distanze, chi se saranno usate le mascherine nei locali o nel caso non sia possibile rispettare le distanze?. Chi garantirà che la notte non si trasformi nella solita notte di violenze e devastazioni vandaliche? Avete pensato a questo? Mi auguro che tutto fili liscio Assessore Tassotti e che la Festa delle Feste riesca bene e senza troppi problemi ma la tanto sbandierata sambenedettesita di questa disastrata amministrazione non può limitarsi a spendere soldi per far organizzare ad altri la festa. La sambenedettesità per non essere una parola vuota deve far si chi governa la città lo faccia nel modo migliore possibile e operando nella città a 360°. Voler bene a San Benedetto tutta significa non scordarsi puntualmente di tener pulita dalle erbacce delle vie meno centrali, ad esempio la statale, le vie ad ovest della stessa, via Bianche a tante altre che alla fine periferiche non lo sono affatto. Significa chiedere alla picenambiente di svuotare i cassonetti degli sfalci e potature un pò più spesso specialmente in questo periodo, lavare regolarmente i bidoni dell’umido che d’estate emanano una forte puzza, rimuovere gli ingombranti che regolarmente vengono depositati vicino ai cassonetti e raccolti dopo mesi. ( a proposito le telecamere e le foto-trappole per stanare gli incivili che fine hanno fatto?). Significa gestire al meglio la movida per far rispettare le regole e non scaricare tutte le responsabilità dei controlli sui proprietari dei locali ma al contrario spendere qualche soldino per assumere più vigili. Significa sistemare le strade e i marciapiedi; ricordate che nel 2016 molti dicevano che le strade avevano le buche come quelle di Kabul ma nulla di concreto è stato fatto dall’assessore ai “NON “ lavori pubblici . Quello che si candida alle elezioni regionali dopo aver solo fatto in questi 4 anni grandi promesse durante le assemblee di quartiere e nulla realizzato. Per esempio 3 anni fa aveva promesso appena possibile di asfaltare i 30 metri finali di via Capri e da subito la sistemazione provvisoria della stessa. Nulla è stato fatto solo promesse e tanti sorrisi per prendere tempo.
Assessore Tassotti la sambenedettesità non basta per governare una citta complessa come la nostra ci vogliono idee e progetti e se veramente non ci sono i soldi chi governa deve provare ad immaginare e progettare la città del futuro anche senza soldi, non limitarsi a gestire una evento importante come la festa ma che una volta finita lascia immutati ed irrisolti i tanti problemi della città. Progetti per esempio finalizzati a risolvere il problema del traffico, problemi vecchi e nuovi come quelli creati dai lavori sull’autostrada. Si parla di bretella e nulla si fa perché si dice va oltre la gestione del comune ma cosa state facendo per migliorare la percorribilità della statale? Conosco bene il tratto che va da ragnola all’albula.
Nulla è stato fatto dal punto visto progettuale per risolvere in parte il problema. Spesso si è parlato di realizzare una rotatoria sull’albula finalizzato a snellire il traffico in quell’incrocio nevralgico per il traffico cittadino ma nulla di concreto avete fatto, nulla è stato deciso per l’altro nodo critico della statale, l’incrocio con via voltattorni-santa lucia e Via Asiago. Nulla è dato sapere di quanto si sta facendo per riaprire la bretella da ragnola e Santa Lucia. Magari 100 mila euro bastano per fare quel lavoro. Nulla è stato pensato per eliminare il degrado visibile nel tratto che va dall’ospedale al fosso delle fornaci. Marciapiedi che risalgono al prima dopo guerra e che oramai non sono più percorribili in sicurezza specialmente dalle persone anziane, case per lo più abbandonate e fatiscenti sono il biglietto da visita che diamo a chi percorre e magari sosta in fila in quel trafficato pezzo di strada. Perché invece di vendere ( a chi poi?) la ex scuola Curzi no si elabora un progetto globale per il recupero delle abitazioni di quel tratto di strada. Senza cementare nuove aree si potrebbe dare a questa città quegli appartamenti da vendere a prezzi bassi o affittare a equo canone per risolvere in parte la mancanza di case popolari. Ma invece si è scelto di demolire alberghi e scuole per fare appartamenti estivi e seconde case. Si potrebbe andare avanti ancora per molto con il NULLA da voi pensato e/o realizzato in questi anni ma chiudo per ora tornando ai 100 mila euro “investiti” per la festa. Bene ha fatto il sindaco a trovarli ma ora faccia un ulteriore sforzo e trovi altri 100/200 mila euro da sommare ai quasi 450 mila della fideiussione del palazzo di piazza Kolbe e se realizzino con quei soldi gli uffici dei vigili urbano che da anni aspettano una sede sicura e facilmente accessibile. Nell’attesa di trovare i soldi il sindaco da subito si impegni a restituire al quartiere il parcheggio adiacente il “mostro di piazza Kolbe” che da anni viene usato come discarica e magazzino privato. Ecco cosa deve fare la politica che oltre a dirsi attaccato alle tradizioni vuole il bene della città».
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