Fede (M5S): «Stanno smantellando la sanità pubblica, l’ospedale di San Benedetto sempre più a rischio»
Ulteriori disservizi nella gestione della sanità dell’AST, e in particolare sull’Ospedale di San Benedetto del Tronto. Interviene l’on. Giorgio Fede del Movimento 5 Stelle: «assistiamo a un continuo smantellamento della sanità pubblica, continui tagli a risorse, macchinari, medici, infermieri. La TAC, forse aggiustata ieri, era bloccata da una settimana, le risonanze chiuse il pomeriggio per mancanza di personale, reparti e sale operatorie dimezzate a fronte dell’estate, liste d’attesa fuori controllo, carenza evidente del personale e nessun incentivo in azienda agli straordinari, col personale sanitario e non in attesa di molti oneri arretrati ancora da pagare e il contratto nazionale non rispettato. Per compensare le carenze generate dai tagli si pensa di assumere lavoratori interinali, che inevitabilmente non hanno la stessa formazione accumulata da chi lavora da anni, precari che andrebbero stabilizzati. E questo emerge sia dalle innumerevoli segnalazioni di disservizi che ci arrivano dai cittadini, sia dai sindacati, che pressoché compatti, anche quelli di destra, continuano a denunciare una situazione insostenibile».
Forti critiche alla gestione: “Una gestione pessima, che di fatto favorisce i privati e danneggia il diritto alla salute dei cittadini. Ricordiamo quando la destra ci criticava per eventi assolutamente imprevedibili e straordinari come la pandemia, ma dopo i danni perpetrati alla sanità pubblica regionale, registriamo la conferma che non riescono a gestire neanche l’ordinario. La Regione e la direzione sanitaria non debbono fare annunci, basta finanziare per il personale, avviene così da decenni, basta copiare. Auspichiamo anche di sentire forte le voci di protesta dei sindaci del territorio e dei nostri parlamentari e consiglieri regionali di maggioranza, pronti a criticare quando in opposizione e ora muti di fronte a un declino nettamente peggiore: si erano candidati per difendere il territorio, non per demolirlo. L’argomento è troppo importante e delicato per far finta di niente: invitiamo perciò caldamente la Regione e l’AST a cambiare registro, rafforzando la sanità pubblica e il Madonna del Soccorso per rispondere seriamente alle esigenze dei cittadini», conclude Fede.
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