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Eventi, Primavera: «Sale gratuite e un’area attrezzata permanente»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Crisi del settore culturale. Daniele Primavera avanza due proposte per aumentare l’offerta di eventi nel difficile momento di ripartenza post-pandemia.
«Di tutti i settori colpiti dall’emergenza Coronavirus uno de più penalizzati è sicuramente quello culturale – dice l’ex consigliere di Rifondazione Comunista – spesso percepito come qualcosa di cui, in emergenza, si può fare a meno. Il risultato è che mentre le azioni di lobbying dell’economia industriale, compresa quella turistica, hanno portato all’erogazione di finanziamenti e regolamentazioni in grado di permettere agli operatori di tornare a lavorare, seppur con molte problematiche ancora irrisolte, molto poco invece è stato fatto per la cultura.
Mi rendo conto che localmente si può fare poco in mancanza di un intervento statale organico e robusto, ma avrei una proposta che giro agli amministratori locali. Considerato l’abbattimento delle capienze delle sale pubbliche, dovuto alla necessità di rispettare le norme di distanziamento, nonché gli aumentati costi organizzativi, si potrebbe procedere a un intervento di forte agevolazione prevedendo un utilizzo completamente gratuito delle sale preposte (penso all’Auditorium per i convegni e al Concordia per gli spettacoli) anche per gli eventi a pagamento. E’ infatti impossibile pensare di coprirne le spese con gli incassi da biglietto dimezzati, e contemporaneamente sostenere le spese della produzione e della comunicazione di un evento; così come l’organizzazione di eventi negli spazi privati è sostanzialmente impossibile per ragioni economiche e tecniche.
L’investimento necessario per un’agevolazione temporanea di questo tipo sarebbe davvero irrisorio, dal momento che si tratta di sale che, diversamente, sarebbero state ferme; dunque il costo a carico del pubblico sarebbe esclusivamente quello del personale per la custodia e per la pulizia.
Un ulteriore intervento, piuttosto semplice e facilmente realizzabile, e che peraltro auspico da anni, potrebbe essere quello di attrezzare in maniera permanente un’area all’aperto (come fu fatto anni fa, se non sbaglio da Perazzoli, all’ex camping) con palco e posti a sedere opportunamente distanziati, in grado di ospitare incontri e spettacoli di dimensioni relativamente contenute in tutta sicurezza. In questo modo il comune potrebbe allestire una (o più) location elaborando contemporaneamente un protocollo d’uso per poi fornire il supporto gratuitamente a chi volesse organizzare attività pubbliche. L’ente ti affida lo spazio e ti obbliga ad aderire a politiche di gestione già decise, sollevando di fatto l’organizzazione dall’onere di una nuova certificazione a ogni spettacolo.
Si tratta di due misure che, nel bilancio comunale, avrebbero costi irrisori (soprattutto per la durata limitata) e potrebbero stimolare gli organizzatori a muovere risorse proprie anche in questo momento di difficoltà. E a tornare a fornire alla città e ai turisti quel minimo di offerta culturale di cui una città dovrebbe fregiarsi per poter essere considerata civile. Non è detto che funzioni e che basti, ma mi pare giusto provarci.
Chiedo quindi agli amici consiglieri comunali se condividono l’idea di presentare una mozione urgente, al primo consiglio utile, per impegnare in tal senso l’amministrazione. E’ già tardi, ma magari si può favorire qualcosa di nuovo prima della fine della stagione e, chissà, sperimentare formule di collaborazione utili anche nei prossimi anni».
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