SAN BENEDETTO DEL TRONTO – San Benedetto entra nella rete di “Coastenergy”, il progetto di cooperazione transfontaliera fra Italia e Croazia per l’utilizzo del mare come fonte di energia.

L’obiettivo è quello di creare un ambiente favorevole per lo sviluppo imprenditoriale nel settore delle energie rinnovabili marine e di favorire lo sviluppo di sistemi per lo sfruttamento dell’energia derivante dal modo ondoso e dal gradiente termico marino su entrambe le sponde dell’Adriatico, con particolare attenzione ai sistemi integrati nei porti e nelle altre infrastrutture costiere.

Quali sono le iniziative concrete? La nascita di una rete costiera ramificata in otto hub locali tra le due sponde dell’Adriatico. Questi sono l’istriano Irena, il Dura di Dubrobnik, lo Swedes Centre, l’Unicam, l’Università di Udine, la Comunità delle Università Mediterranee, la Camera di Commercio di Chieti-Pescara e la città di Ploce.

Successivamente sarà necessario definire il potenziale energetico marino delle coste italiane e croate. Infine, il progetto prevede di sostenere le realtà aziendali del territorio all’elaborazione di studi di fattibilità per la realizzazione di impianti Blue Energy. Il tutto, in determinate aree pilota.

«Siamo orgogliosi del fatto che San Benedetto del Tronto sia stata scelta dall’Unicam per questo momento di confronto su un tema di così grande interesse – dice l’assessore all’ambiente Andrea Traini – e potenzialmente foriero di enormi sviluppi, anche alla luce del grandissimo e crescente ruolo che stanno assumendo le energie rinnovabili per disegnare il futuro del pianeta. D’altronde la nostra città, oltre ad essere sede di un importante presidio dell’Unicam dedicato proprio alla vita del mare, è partner di altri due progetti “Interreg” sviluppati tra realtà di Italia e Croazia. Parliamo di Joint Secap e Crew, dedicati ai temi della tutela ambientale».

“Coastenergy” si avvale di un budget totale di 1.827.670 euro, di cui 1.550.000 dell’Ue e un cofinanziamento di 274.150 euro.