Elezioni, Impegno Civico: “Sostegni per caro energia e diritti”
Costruzione di una società aperta e di relazioni utili con il mondo per rilanciare il tessuto economico marchigiano, valorizzazione dei borghi e del ruolo degli enti locali, no ad arretramenti sui diritti civili, sostegno concreto a cittadini e imprese per affrontare le sfide della ricostruzione post-sisma, a partire dall’implementazione del Pnrr, e dalla crisi energetica, calmierando le bollette e spingendo sulle rinnovabili, riequilibrio tra costa e aree interne con infrastrutture e servizi. Sono alcune priorità toccate dai candidati alle Politiche di “Impegno Civico” soggetto lanciato dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio dopo l’uscita dal M5s, che punta anche su europeismo, sostegno alla Nato e ferma opposizione a Putin.
Alla presentazione dei candidati ad Ancona, c’erano la capolista per la Camera Patrizia Terzoni, fabrianese, in lizza per il terzo mandato consecutivo, Primo Di Nicola, giornalista e scrittore, capolista per il Senato, e Stefano Catini, scrittore e autore per riviste, cinema e televisione, in corsa per la Camera.
Gli altri candidati di Impegno civico nelle Marche per la Camera, oltre a Terzoni e Catini, sono Roberto Biagiotti, avvocato e amministratore locale del Comune di Pesaro e della provincia di Pesaro Urbino, Anita Likmeta, imprenditrice italiana nata in Albania, Ambasciatrice Connect Albania per le Nazioni Unite.
Terzoni ha sottolineato “l’impegno civico” da lei portato avanti in dieci anni da deputata e il contributo forno con norme ed emendamenti per il modello di ricostruzione post-sisma su cui sta lavorando il commissario Legnini. “Occorre ridare dignità alle regioni Marche e Umbria inserite dalla Ue ha inserite tra le regioni di transizione”, ha detto la deputata che punta all’estensione a queste regioni dei benefici delle leggi speciali per il Sud. Ha parlato anche di siccità e di fondi necessari per “ristrutturare la rete idrica colabrodo, ripulire invasi per il recupero tra 30-60% di capacità di stoccaggio, incentivi all’agricoltura per ottimizzare le irrigazioni con l’innovazione. La “Regione Marche – ha concluso. deve tornare ad avere potere politico a Roma che negli anni ha perso
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