Ecco “Backup”, una nuova associazione culturale per rilanciare il territorio
ASCOLI PICENO – Una nuova realtà del territorio ascolano, una sfida entusiasmante per rilanciare questo luogo e la sua comunità ripartendo proprio dalle speranze delle persone, uno stimolo ai valori del bello e della cultura: questo e molto altro è l’Associazione culturale “Backup” che si è presentata alla cittadinanza con un evento lancio patrocinato dal Comune di Ascoli Piceno e una conferenza stampa presso il Museo della Cartiera Papale.
Si parte dal concetto stesso della parola che dà il nome alla medesima organizzazione. Cos’è il backup nell’immaginario comune? Avere la possibilità di conservare dati, informazioni importanti e fruibili per i posteri. Cosa accadrebbe, al contrario, se non si fosse provveduto al salvataggio? Si creerebbe sfiducia, non si avrebbero punti di riferimento e risulterebbe più difficile riuscire a rialzarsi. Obiettivo principe è quello quindi di mettere da parte quanto più possibile, cercando di far scoprire a chiunque quelli che sono i tasselli fondamentali che vanno a formare una persona e quindi storie, luoghi, racconti e testimonianze che possano identificarsi come veri e propri “file di ripristino”, anche quando tutto sembra perduto. Molta di questa filosofia prende spunto dai drammatici eventi del terremoto nel 2016 che hanno devastato sia la memoria collettiva quanto la vita stessa delle persone di queste zone. In quei terribili momenti tutte le certezze sono venute a mancare, data anche la velocità della società moderna, senza fermarsi mai davvero a pensare su ciò che ciascuno dovrebbe custodire nella propria personalità: la cultura. Sarebbe meraviglioso se ciascuno si trasformasse in una sorta di dandy moderno al fine di “vivere la propria vita come se fosse un’opera d’arte”, sempre alla ricerca di nuovi stimoli che possano contribuire a formare la personalità. Backup si propone proprio questo: esplorare e creare insieme agli associati i “file di ripristino” e quindi una coscienza attraverso una serie di eventi rivolti alla collettività.
Ad anticipare il tutto una visita guidata gratuita per le famiglie ai Musei della Cartiera Papale, polo manifatturiero rinascimentale e simbolo di archeologia industriale, e alla mostra a cura dell’associazione universitaria “Atelier 1”. “Ringraziamo per questa opportunità di esposizione che ci ha permesso di mettere gli studenti al centro e raccontare un nuovo modo di vedere idee e progetti a seguito del sisma” afferma il presidente di Atelier 1 Matteo Capeccia. “Siamo molto soddisfatti di questo inizio insieme alle persone che sono arrivate oggi, attratte dalla curiosità e forse un po’ anche dalla voglia di mettersi in gioco per poter davvero pensare le basi per il backup collettivo. Salvare storie, luoghi e punti di riferimento sarà una nostra prerogativa, cercando di portare sul territorio anche eccellenze nascoste” – prosegue la vicepresidente dell’associazione Backup, Samuela Torquati. “Il nostro è un volersi prendere cura di ciò che di meglio si trova dentro e attorno a noi. Coinvolgeremo le persone non solo tramite le iniziative che promuoveremo, ma anche mediante canali di comunicazione; questi fungeranno da mezzo per proporre contenuti originali, spunti di riflessione e videotestimonianze.
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