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Due alberi di Natale al Quirinale: uno arriva da Acquasanta Terme
ACQUASANTA TERME – Provengono dalle zone terremotate del centro Italia i due alberi di Natale tradizionalmente collocati al Palazzo del Quirinale e a Castelporziano. La Presidenza della Repubblica, infatti, per il tramite dell’organismo di certificazione forestale PECF (Programma per il riconoscimento di schemi nazionali di Certificazione Forestale) e di Federforeste, ha ricevuto un abete rosso dalla Comunanza agraria di Monte Acuto di Acquasanta Terme, destinato all’abbattimento nel rispetto del naturale ritmo di crescita della foresta e, dal comune di Norcia, una Picea pungens, anch’essa destinata all’abbattimento in quanto adiacente ad una abitazione gravemente danneggiata dal sisma.
La Comunanza agraria di Montacuto di Acquasanta risale al Medioevo. Le prime notizie che ne testimoniano l’esistenza sono dell’anno 1100: attualmente è formata da 100 famiglie che gestiscono insieme i boschi. Solo tre di questi nuclei familiari però, spiega la Coldiretti delle Marche, sono riusciti a tornare nelle proprie case dopo il sisma di un anno fa. L’abete rosso donato al Quirinale viene dai terreni di Ascenzio Santini, un imprenditore agricolo e agrituristico ancora alle prese con i gravi danni del sisma.
“Scegliere un abete proveniente dalle zone devastate dal sisma è un gesto significativo da parte della Presidenza della Repubblica – dice Coldiretti – verso un territorio ancora appesantito da numerose difficoltà legate alla conclusione dell’emergenza e all’avvio della fase della ricostruzione”. Il terremoto ha colpito duramente le comunanze agrarie e le imprese agroforestali. Oltre ai danni strutturali alle sedi e alle aziende, l’abbandono dei paesi da parte dei residenti ha falcidiato la tradizionale clientela del mercato della legna.