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Don Ciabattoni a Piunti: «I buoni spesa dopo Pasqua? Vergogna»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’appello di Don Francesco Ciabattoni al sindaco Pasqualino Piunti. «I buoni spesa vengano distribuiti subito, o sarà una vergogna per il comune di San Benedetto».
L’appello. Don Ciabattoni, della parrocchia Sacra Famiglia di Ragnola, descrive uno scenario tetro, per quel che riguarda le famiglie bisognose di San Benedetto.
«Come ogni mattina, quando vengo ad aprire la chiesa, trovo una decina di persone in attesa per ricevere qualcosa da mangiare – dichiara il parroco – Un buono della spesa, la carne, la frutta. Oppure per venire a prendere uno dei pacchi alimentari che noi mettiamo a disposizione. Le famiglie sono tantissime. L’iniziativa va avanti da dieci giorni. Ogni giorno, per tutti, in forma anonima. Chi ha bisogno viene e prende. Le famiglie che hanno bisogno sono veramente tante e vengono ormai dai tutta Porto d’Ascoli. Quando la sera vengo a chiudere la chiesa i pacchi non ci sono più. La situazione è drammatica. In sette giorni abbiamo aiutato 150 famiglie e distribuito più di 70 buoni. Le persone hanno fame e non sanno come fare. Onestamente iniziamo a far fatica, sia a distribuire i pacchi, nell’impossibilità di creare assembramenti. Siamo in difficoltà anche per le offerte. Queste arrivano, ma sono sempre di meno».
Da qui, la richiesta. «Oggi – prosegue il prelato – più di una famiglia è venuta a dirmi di avere fame. Con tre o quattro figli, senza sapere cosa dar loro da mangiare. Io ho risposto che lo stato, con le nostre tasse ha erogato dei benefici. Pertanto il comune distribuirà buoni per fare la spesa». I buoni, però saranno disponibili solo dalla prossima settimana. «Ho letto che le famiglie potranno ricevere il buono per mangiare dopo Pasqua. Signor sindaco, queste persone devono avere il buono per mangiare già domani. Domani, non dopo Pasqua. E’ già un mese che non lavorano. E’ già un mese che stanno soffrendo la fame. Bisogna trovare il modo, ma in una situazione di emergenza gli schemi devono saltare. Questi sono soldi dello stato per le persone bisognose. Non è possibile umiliare i poveri in questo modo».
E ancora. «Caro sindaco, la mia chiesa rimane aperta. Ma il comune di San Benedetto si deve vergognare se darà i buoni la prossima settimana a chi sta morendo di fame. I buoni vanno distribuiti domani. Oppure racconteremo che le famiglie povere di San Benedetto non hanno potuto fare la Pasqua a causa dell’incapacità dell’amministrazione comunale».
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