Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Domani l’ordinazione diaconale di Giovanni Rossi
Domani alle ore 18.00, presso la chiesa San Pietro Martire in Ascoli Piceno, il giovane seminarista Giovanni Rossi riceverà l’ordinazione diaconale per l’imposizione delle mani e di preghiera consacratoria del vescovo delle Diocesi del Piceno, mons. Gianpiero Palmieri.
Giovanni, che ha ventotto anni ed è di Ascoli Piceno, è quinto di otto figli. Ha frequentato l’Istituto Alberghiero “Celso Ulpiani” del capoluogo piceno e proprio negli anni di studio superiore, non ancora maggiorenne, ha sentito un forte desiderio di donare la sua vita al Signore.
Appena diplomato, ha iniziato l’anno propedeutico – un periodo di discernimento nel quale si verifica la possibilità di dedicare la propria vita a Dio e agli altri nella via del sacerdozio ministeriale – entrando poi nel 2016 come seminarista al Seminario Redemptoris Mater.
Dopo il rito di ammissione agli Ordini Sacri, avvenuto il 2 Febbraio del 2018, ha ricevuto il Lettorato nel 2019 e l’Accolitato nel 2020. Terminati gli Studi Teologici nel 2021, è stato in missione in diverse zone del mondo.
Anzitutto un anno in Israele: per sei mesi alla Domus Galilaeae, una struttura situata sul Monte delle Beatitudini e gestita dal Cammino Neocatecumenale, dove ha trascorso il tempo ad accogliere i pellegrini che passavano per la Terra Santa; altri sei mesi a Gerusalemme, per visitare i luoghi significativi in cui Gesù ha trascorso i momenti più importanti della sua vita.
Successivamente è stato per un anno e mezzo in Papua Nuova Guinea. Un paese con molta povertà e dove le persone vivono in baracche in cui mancano i servizi di prima urbanizzazione, come l’acqua e l’elettricità. Giovanni racconta: “Questa è stata un’esperienza molto forte per me: ho toccato con mano la povertà, sia quella dei mezzi, sia quella umana. Oltre alle scarse risorse di sostentamento, infatti, nella comunità era presente anche un substrato di disagio giovanile che sfociava nella criminalità. I giovani del posto erano molto sorpresi dal fatto che io, che provenivo da un paese europeo, quindi ricco di mezzi, avessi scelto di andare in missione da loro, di stare con loro: questo mio amore per loro li stupiva e al contempo li appagava”.
Poi per due mesi è stato in Australia, prima nel Seminario di Sidney, poi un mese e mezzo ad Adelaide. Infine ha trascorso tre mesi a Malta.
Da pochi mesi sta effettuando il suo tirocinio pastorale in alcune parrocchie locali: in estate nella comunità di San Marcello ad Ascoli Piceno e da un mese nella comunità di San Filippo Neri a San Benedetto del Tronto.
I sentimenti che Giovanni porta nel cuore in vista della sua ordinazione diaconale: “Sono prima di tutto molto grato al Signore per tutto l’amore che mi ha donato attraverso le persone che ho incontrato. Se guardo quaggiù, se guardo me, se penso alle mie mancanze, sono anche un po’ spaventato. Ma se volgo lo sguardo verso l’Alto, se guardo il Signore, se penso alla sua misericordia, mi sento molto tranquillo. Perciò sono emozionato, ma felice. Per quanto riguarda il futuro, il desiderio è di amare il posto in cui andrò, che si tratti di una parrocchia del Piceno o di un altro continente. Desidero solo fare la volontà di Dio”.
Sono molto emozionata, è un ragazzo che conosco da diversi anni e il Signore ha fatto miracoli in lui. Gli auguro una vita di pace, di obbedienza e di missione dove il Signore lo vorrà inviare.