Diktat di Marzonetti: “Basta rattoppi alle buche: un piano per gli asfalti”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Le buche sulle strade sono causa di danneggiamenti alle automobili – tuona il consigliere del gruppo misto Pasqualino Marzonetti – e di incidenti: non si tratta esclusivamente di costi per il Comune, è in gioco la sicurezza dei guidatori”. Strade colabrodo, non è solo un problema di Roma, nei mesi freddi il fenomeno si presenta in molte città. “Il Comune di San Benedetto – sbotta Marzonetti – non ha un piano organico per gli asfalti. L’ente deve accendere un muto di 600mila euro per la manutenzione stradale, ma si faranno interventi tampone, come pure sono tampone i rattoppi dell’Azienda Multiservizi, che va comunque elogiata per l’impegno”.
La questione è politica. “Infatti, sono gli eletti in maggioranza – l’appunto di Marzonetti – che devono mettere mano al problema, facendo un piano pluriennale con un progetto, gli stanziamenti e il cronoprogramma”.
Marzonetti ha analizzato il tema, giungendo alla conclusione che le strade groviera generano danni agli automobilisti e alle casse pubbliche, non solo in moneta sonante: c’è il lavoro dei dipendenti da mettere nel conto. Seppure non tutti i sinistri causati dal fondo stradale vengano denunciati, sono molti i contenziosi con l’ente. Prendiamo in esame gli anni dal 2014 al 2017.
Possiamo notare che nel 2014 sono stati riconosciuti 68mila e 631 euro di danni; 54mila e 754 nel 2015; nel 2016 39mila e 682; nel 2017 199mila e 357 euro (sono inclusi 75mila euro per i danni dell’alluvione del 2012). Nel 2018 siamo già a 31mila e 512 euro.
“Dobbiamo considerare – spiega Marzonetti – che se il danno riconosciuto è inferiore a 8mila euro non paga l’assicurazione, bensì il Comune. I numeri nudi e crudi ci dicono che le buche pesano sulle tasche dei cittadini. Ma il peso non è dato solo dalle cifre, perché alle migliaia di euro da corrispondere per i contenziosi bisogna sommare tutto il lavoro che c’è dietro per seguire le cause, a cominciare dai vigili urbani che devono recarsi sui luoghi degli incidenti per gli accertamenti, nonché l’ufficio sinistri che deve seguire tutto l’iter burocratico. Se si facesse opera di prevenzione, con un piano asfalti, si risparmierebbero soldi e i dipendenti coinvolti nel disbrigo delle pratiche potrebbero occuparsi di altri problemi. Ovvio che ne beneficerebbe principalmente la sicurezza degli utenti della strada”.
Marzonetti invita il vicesindaco-assessore ai lavori pubblici Andrea Assenti e il sindaco Pasqualino Piunti ad essere oculati. “Nell’ufficio sinistri sono a disposizione tutti i dati. Il sindaco e il vicesindaco ne prendano visione per programmare gli interventi: sono depositati i tabulati con i nomi delle vie in cui si sono verificati gli incidenti. Bisogna incominciare a fare gli asfalti su quelle maggormente incidentate”.
L’ammonimento finale: “Non si faccia il piano senza coinvolgere i consiglieri. L’amministrazione comunale apra un tavolo in cui tutti possano essere portati a conoscenza della situazione ed esprimere la loro opinione”.
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