DIFFIDA La parrucchieria non è a norma: o chiude o i sigilli dei vigili

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La parrucchieria deve chiudere entro tre giorni dalla ricezione della diffida del Comune, altrimenti saranno gli agenti della Polizia municipale ad apporre i sigilli. E’ quanto disposto dal dirigente Germano Polidori nei confronti di un negozio del centro gestito da un’extracomunitaria. Il Comune è giunto alla diffida dopo un iter durato qualche mese. La scorsa estate i vigili urbani avevano svolto un sopralluogo nella parrucchieria, constatando che non rispettava alcune normative comunali. Fu quindi emesso un provvedimento di sospensione dell’esercizio fino quando non si fosse messo a norma. Il 3 novembre scorso gli agenti hanno svolto un altro soprallugo per verificare se l’attività fosse chiusa. Nel corso dell’ispezione veniva accertato “che la porta d’ingresso – si legge nel verbale – era aperta ed all’interno dei locali vi erano diversi clienti” e che “nel corso del sopralluogo si aveva la presenza della titolare dell’attività che dichiarava che era aperta e che il commercialista aveva provveduto a sistemare la pratica presso il SUAP” e ancora “con ciò omettendo di ottemperare alla immediata cessazione dell’esercizio come disposto con ordinanza dirigenziale”. Nella giornata di mercoledì 22 novembre il dirigente Polidori ha firmato una nuova ordinanza con la quale diffida la titolare a chiudere l’esercizio. In caso di inottemperanza alla diffida, la Polizia municipale provvederà all’apposizione dei sigilli alle porte di accesso dell’esercizio e all’affissione di cartelli che informino i clienti del fatto che la parrucchieria è chiusa in applicazione dell’ordinanza comunale. Il negozio potrà riprendere ad esercitare quando avrà risolto le criticità.

 

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