Degrado e un muro crollato al Parco Varo Ristori
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il bel Parco Ristori, il bel verde, la comoda pista ciclopedonale e il parco bau. Il polmone verde ad ovest del rilevato ferroviario si presenta come un bel tappeto su cui camminare con le scarpe nuove per non sporcarlo. Ma sotto al tappeto si è sviluppato un pianeta dominato dal degrado. Un muro in mattoni crollato vicino alla ferrovia e una discarica a cielo aperto tra cespugli ed erbacce. Siamo nel quartiere Porto d’Ascoli Centro, poche decine di metri a nord dal sottopasso ferroviario di via del Mare.
Fino ai primi anni Ottanta nell’area c’era la Florentia, un’industria di legname fondata da Varo Ristori. Gli eredi hanno ceduto al Comune il lotto dove è stato realizzato il parco dedicato al defunto imprenditore. Tutto bello, se non fosse che lungo fascia che ad ovest costeggia la ferrovia si entra in un ambiente in declino. Il muro che ad est delimitava la fabbrica è precipitato a terra per un buon tratto. Sopra alla struttura in mattoni c’è di tutto, persino un vecchio materasso in putrefazione gettato da qualcuno che voleva disfarsene: il degrado attrae l’inciviltà della gente.
Tra le fessure lasciate aperte dai mattoni sono cresciuti palmizi e il pitosforo. Neppure l’abbrutimento del sito è riuscito a frenare la voglia di vivere della natura, che però si fa largo soffrendo in uno spazio in decadimento.
Come si può notare, nell’immagine a sinistra il muro è a terra sepolto tra le sterpaglie; nella foto a destra il muro prosegue verso il sottopasso ed è rimasto in piedi, seppure ricoperto dalle scritte con le bombolette sopray. La struttura che ancora è integra, delimita ad est il parco bau. Insomma, la mano dell’uomo è intervenuta a più riprese per rendere fruibile l’area a partire dal 2004, anno in cui fu inaugurata la pista ciclopedonale. E’ possibile che nessuno si sia accorto del degrado che regna qualche metro più in là della pista?
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