FOLIGNO – L’equipe di Ostetricia e Ginecologia del “San Giovanni Battista” di Foligno ha affrontato quella che sembra essere una vera impresa.

Tutto nasce nell’aprile 2019, la giovane mamma ascolana – anche il marito lo è – scopre di essere incinta. La nascita della bimba è messa a rischio dai precedenti quattro parti cesarei. Sara, la giovane mamma, rischiava la c.d. “placenta previa”. Alte erano le probabilità di emorragia.

“Purtroppo – dice Sara – quella che sembrava una possibilità, alla fine, si è trasformata in realtà. Avevo la placenta previa centrale che andava ad aggravare la mia situazione già ad alto rischio.”

“Stiamo raccontando un caso eccezionale, immagino unico in Italia e raro nel mondo”, ha spiegato Maurizio Arduini, il ginecologo del reparto di Ostetricia e ginecologia. Raccontando che “la paziente era alla sua decima gravidanza, dopo aver già partorito nove figli, e al suo quinto taglio cesareo ad altissimo rischio per una grave patologia della placenta. Il management della gravidanza – ha aggiunto – richiedeva un particolare impegno, la donna e la bambina che portava in grembo dovevano essere sottoposte periodicamente a controlli specifici ed accurati ma tutto era reso ancora più complicato dalla distanza”.

Il team che ha affrontato questa delicata situazione era composto da: i ginecologi Damiani ed Arduini, il radiologo interventista Maselli, l’anestesista Carloni, la pediatra Castellani e dalle ostetriche Bazzucchi, Cruciani e Pambianchi.

L’intervento è andato per il meglio e Miriam – questo il nome della bimba – è nata alle 9.15 del 30 dicembre.