De Panicis (Assoalbergatori): “Nella migliore delle ipotesi avremo il 50% di presenze ed una stagione breve”
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In piena sintonia col quanto fatto finora, continua il nostro lavoro di dare voce a tutte le categorie colpite dalla pandemia. Tanti cercano di ripartire, tra molte difficoltà. Abbiamo intervistato Gaetano De Panicis, presidente dell’Assoalbergatori.
“Stiamo vivendo una pandemia, con tutto quello che comporta. Sicuramente noi – albergatori, ndr – stiamo guardando ed attendendo con attenzione due snodi cruciali: la possibilità di muoversi al di fuori dei confini regionali e delle linee guida chiare ed univoche, in primis da parte del Ministero della Salute, poi da tutti gli organi competenti. Penso soprattutto alle direttive da comunicare ai miei dipendenti. L’ultima ipotesi giunta parla di una riapertura del flusso turistico interregionale agli inizi di Giugno, questo vuol dire che noi partiremo, di fatto, alla fine di quel mese. Leggo dei dettami dati per i ristoratori, la distanza di due metri da tavolo a tavolo… Se applichiamo tutto questo, come ritengo avverrà, anche per gli hotel vorrà dire che, nella più rosea delle ipotesi, lavoremo col 50% di presenze quest’anno. Sentendo anche il Miur, con la previsione dei recuperi scolastici a Settembre, avremo circa sessanta giorni dove riusciremo a lavorare.
Riguardo all’accesso al credito, promesso dal Governo, credo che tanti colleghi vi ricorreranno. Naturalmente anche qui siamo in attesa. Stiamo aspettando la bozza definitiva del decreto, abbiamo sentito parlare di “finanziamenti a fondo perduto” o di prestiti fino al 25% del fatturato… Aspettiamo la pubblicazione e faremo le nostre valutazioni. Tutti noi vogliamo ripartire, accettando che questa stagione non sarà tra le migliori della nostra storia. Sicuramente la ricorderemo in maniera negativa. Proposte per migliorare l’offerta turistica di questa estate? Lei mi sta dicendo che Ascoli sta pensando di riportare in auge il cinema drive-In. Questa è un’idea che mi piace moltissimo. Io ne sono un grande estimatore. Andrebbero individuati degli spazi ad hoc, il Comune potrebbe pensare a tutto il necessario. Non dico neanche che dovrebbe essere un’iniziativa gratuita, potremmo benissimo mettere dei biglietti, di modo tale da arrivare almeno ad un saldo zero, senza pesare ulteriormente sulla comunità. Avremmo, di contro, una bella iniziativa, nel rispetto del vero punto cruciale delle misure di sicurezza – distanziamento interpersonale, ndr -, spendibile sia per i turisti che per i cittadini.”
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