Dall 11 maggio al 25 agosto alla Pinacoteca di Ascoli la mostra di Giuseppe Salvatori.

Autore di allestimenti di grande eleganza, presente in tempi recenti con le sue mostre al Mart di Rovereto e al Tempio di Adriano a Roma, Giuseppe Salvatori classe 1955 espone nella sala Ceci della Pinacoteca Civica la sua ultima creazione intitolata “Il Fiore”: come sottolinea l’artista “…il Fiore è un tracciato figurato dell’esperienza amorosa, il percorso di seduzione al quale ciascuno di noi è esposto o meglio sottomesso. Il fiore è la descrizione di questa condizione di moto e di stasi; di azione e di stallo; il miracolo della conquista e la disperazione della perdita”.

Accompagnata da un testo del filosofo Lucio Saviani, l’opera di Salvatori sarà allestita fino al 25 agosto nella Sala Ceci in dialogo con i dipinti sei e settecenteschi collezionati dal clinico marchigiano e donati alla città di Ascoli nel 1920. Prosegue dunque con questa iniziativa il progetto di esporre negli ambienti storici della Pinacoteca opere di artisti contemporanei che siano in atteggiamento di ascolto rispetto ai grandi maestri del passato, un percorso iniziato con le opere di Bertozzi e Casoni appositamente create per il museo ascolano e proseguito poi con i dipinti di Banksy, Magritte, Ferroni e Dyalma Stultus che negli ultimi anni sono stati collocati accanto ai capolavori di Crivelli, Reni, Tiziano e Pellizza da
Volpedo che costituiscono il vanto della Pinacoteca. Si tratta di piccole e raffinate esposizioni temporanee che favoriscono la conoscenza di alcuni protagonisti dell’arte contemporanea in un contesto che consente di cogliere la continuità fra passato e presente.