«Dal sogno Roma alla scelta perfetta Samb», Frediani ripercorre la sua carriera
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L’ufficio stampa della Samb ha intervistato telefonicamente Marco Frediani, tornato da qualche giorno a Roma, città dove è nato e cresciuto. Il centrocampista rossoblù ha ripercorso brevemente tutta la sua carriera da calciatore:
«Ho iniziato da ragazzino con la Polisportiva De Rossi per poi passare alla Romulea insieme a Valerio Verre, l’allenatore era Stramaccioni. Quest’ultimo ci portò entrambi alla Roma e da lì feci tutta la trafila con i giallorossi fino alla Primavera. Nel luglio del 2013 andai in ritiro con la prima squadra e segnai anche un gol in amichevole su assist di Osvaldo (Roma-Rapp.Riscone del 13 luglio 2013 terminata 9-1 per la Roma). In quella stagione poi andai all’Aquila inC1, vista la partnership che c’era tra le due società. Con me passarono in terra abruzzese anche Ciciretti e Ferrante. Fu una grande stagione per me, giocai tutte le partite e perdemmo ai playoff con il Pisa. L’anno dopo passai proprio al Pisa e quella fu invece una stagione molto strana, poi dopo una breve parentesi ad Ascoli a gennaio del 2016 deciso di andare ad Ancona collezionando solo 6 presenze per via della rottura di una costola. L’anno dopo giocai, invece, con grande continuità e fu una bella stagione. In estate mi comprò il Parma, appena promosso in B. In quella stagione andammo in B, fu una bella esperienza anche se giocai solo 5 partite».
«Lo scorso anno a Terni con i vari problemi legati al ripescaggio fu un’altra stagione particolare, infine, quest’estate il mio arrivo alla Samb che si è allungato di qualche giorno per via di alcune cose che dove sistemare con il Parma, e questa è stata la scelta migliore che potessi fare – continua Frediani -. Penso di aver disputato un’ottima stagione in un ruolo nuovo per me, che mi piace molto, e che mi permette di sfruttare al meglio corsa e inserimento. Devo ringraziare in primis mister Montero per i preziosissimi consigli e i compagni che mi hanno aiutato tantissimo soprattutto nella fase di non possesso dove all’inizio avevo qualche problema di adattamento. Ci avevo giocato con De Canio qualche volta a Terni, ma qui ho capito veramente che, oltre all’esterno d’attacco, posso fare anche la mezzala ed è stato quindi un grande arricchimento per me come calciatore. Sono quindi molto contento anche se c’è rammarico di non poter aver concluso la stagione in un momento in cui le cose non stavano andando bene a livello di risultati e avevamo tutti una gran voglia di giocarci al massimo le ultime partite e i playoff».
Frediani ha poi parlato delle decisioni dell’assemblea dei presidenti che ora dovranno essere ratificate dal consiglio federale.
«Giusto promuovere le prime tre e basarsi su dati oggettivi per promuovere la quarta anche se questo ha aperto inevitabilmente discussioni. Ad essere sincero avrei preferito che si giocassero i playoff, magari anche in forma ridotta con le seconde di ogni girone in una specie di triangolare. Ma se non ci sono le condizioni per tornare a giocare è giusto basarsi sul merito sportivo. Purtroppo siamo in una situazione di emergenza straordinaria. Sul mio futuro? Sinceramente ancora non so nulla, per ora mi godo le corse all’aria aperta, anche se l’allergia al polline spesso non me lo permette. Ho ancora un anno di contratto con il Parma e quando sarà il momento ne parleremo e valuteremo tutto. Non nascondo di essere preoccupato vista la situazione attuale, ma spero che vengano ripristinate le giuste condizioni in ogni ambito, prima in quello sanitario, senza salute non si può giocare a calcio».
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