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TEMPO REALE
L’associazione Civiltà Picena con la pubblicazione del volume “Da Guglielmo a Pacifico. Una vita straordinaria” intende promuovere la conoscenza di un personaggio della nostra terra che ha raggiunto, nel corso della sua vita, le vette più alte della gloria e della spiritualità. Un uomo, due vite: Guglielmo Divini da Lisciano e Frate Pacifico. Il primo, brillante e acclamato poeta presso la corte più dotta del tempo, quella Sveva di Palermo agli inizi del Duecento. Il secondo, umile frate, compagno tra i prediletti di san Francesco, scalzo e poveramente vestito, splendente solo della luce della sua fede. “Un uomo straordinario – ha dichiarato il sindaco Marco Fioravanti – che ha vissuto un’esistenza piena e ricca di grandi incontri: questo volume è di grande importanza perché racconta le vicende di Guglielmo, poi Fra’ Pacifico, che dal nostro territorio è partito per una vita fatta di grandi incontri ed esperienze, da tramandare ai posteri”. La presidente dell’associazione Civiltà Picena, Donatella Ferretti, ha aggiunto: “Grazie ai contributi di grandi studiosi, questa pubblicazione fa luce su una figura particolare e sfaccettata come quella di Guglielmo da Lisciano, che poi si convertì e decise di seguire San Francesco diventando Fra’ Pacifico. Il libro è quindi un’immersione nel mondo di un uomo che ha dedicato la sua vita alla poesia e alla fede, lungo un cammino denso di storia e fascino”.
Due storie straordinarie racchiuse in un’unica esistenza, quella di un giovane rimatore che dalle pendici del Colle San Marco, presso Ascoli Piceno, giunge ai vertici della gloria letteraria grazie al suo talento, che possiamo senz’altro collocare agli esordi della lingua italiana. Poi l’incontro che cambia tutto con il poverello di Assisi, la conversione del cuore, l’abbandono della vecchia vita e della precedente identità per assumere quella di Fra’ Pacifico e abbracciare gli ideali francescani della povertà, dell’umiltà, della fede autenticamente vissuta. Non più rime e versi, non più balli e banchetti, non più fama e onori, ma preghiera e nascondimento, accanto agli ultimi, ai sofferenti, a coloro che vivono ai margini della società. Infine, il più alto privilegio e la più straordinaria delle esperienze: essere accanto a San Francesco nella fase della malattia che lo avrebbe portato ad abbracciare Sorella Morte. In quei mesi del 1225, il santo compone quell’opera sublime per la forma letteraria e per l’altissimo valore spirituale che è il Cantico di Frate Sole, o Cantico delle Creature, avendo accanto colui che in passato era stato il “re dei versi”. Non è improbabile, e questa è l’ipotesi che consegniamo ai nostri lettori, che nella stesura e nella messa in versi di quel Cantico, Guglielmo/Pacifico abbia avuto un ruolo.
Il volume, pubblicato da Capponi Editore, sarà presentato domenica 27 aprile alle ore 17.00 nella sala della Vittoria della Pinacoteca Civica: raccoglie i contributi di insigni studiosi come Cesare Catà, Mariolina Massignani, Maria Paolo Giobbi, Furio Cappelli e Luigi Cantalamessa, ognuno dei quali chiarisce un aspetto della poliedrica personalità di Guglielmo/Pacifico. Si ringraziano il sindaco Marco Fioravanti e il vescovo Gianpiero Palmieri per le introduzioni.
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