«Cumuli di inerti troppo alti». Nuova segnalazione dall’Agraria


SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Rumori molesti e la presunta dispersione di polveri nell’aria: è questo il contenuto della segnalazione proveniente dal Comitato Tutela e Salute Zona Agraria. L’ immagine mostra l’accumulo di macerie in un cantiere di Via Val Tiberina.

«I mucchi di inerti sono troppo alti – fa sapere il Comitato – la ruspa li afferra e li mette nella tramoggia. Ma non c’è alcuna insonorizzazione, nè idratazione. E’ una storia che va avanti da molto tempo e si ripete ogni pomeriggio. Oltretutto la casa più vicina al suddetto cantiere si trova a circa dieci metri dai cumuli.

Le polveri si disperdono e poi si infiltrano nelle pareti delle case. Come dobbiamo fare? Cosa ne pensa l’Arpam di tutta questa storia? Non si rende necessario un intervento?»

Il problema è fortemente sentito in Via Val Tiberina. Da diversi anni, il Comitato cerca di sensibilizzare le autorità affinché controllino in modo più serrato la zona.

Inizialmente, i problemi segnalati dall’associazione riguardavano il trattamento dei cumuli di macerie provenienti dal cratere sismico. Addirittura, si arrivava a paventare la presenza di amianto fra gli inerti. Ma successive rilevazioni attestavano l’assenza del minerale tossico. La questione dello stoccaggio di macerie finiva anche sulle reti nazionali, con l’intervento in loco di Striscia la Notizia.

La segnalazione di questo pomeriggio, dunque, è soltanto l’ultima in ordine temporale. Secondo quanto sostenuto dal comitato, i cumuli di inerti dovrebbero rimanere al di sotto delle mura di contenimento.

«Nel rispetto dell’attività dello smaltimento di macerie ci sono dei regolamenti – dichiara Rosaria Falco – la cui osservanza andrebbe verificata. Invito chi di competenza ad accertarsi che siano rispettati i diritti degli imprenditori e dei cittadini che abitano nelle vicinanze. Ci risulta dalle segnalazioni che gli orari e le modalità di lavorazione non sono conformi alle normative. I cittadini di zona si sentono abbandonati e pagano le tasse come tutti».

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