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Covid, Mariani (Confindustria): “La crisi si sente ma le aziende vogliono ripartire”
ASCOLI – Il momento non è facile e a vivere grandi difficoltà sono anche le aziende che sentono le conseguenze della grande crisi legata alla pandemia. A soffrire di più sono il calzaturiero e la moda, il settore alberghiero e la ristorazione.
“Anche se le difficoltà sono tante e difficili da superare, vedo che le aziende hanno voglia di ripartire e si vuole lasciare alle spalle questo senso di difficoltà ma è vero che si percepisce che il Covid non è alle nostre spalle ma ancora forte davanti a noi, le preoccupazioni ,anche economiche, per tutti gli imprenditori sono continue” dice il presidente di Confindustria Centro Adriatico Simone Mariani.
“ll Recovery Fund possa portare risorse ma nelle ultime ore abbiamo avuto l’impressione che nell’elenco dei progetti strategici non ce ne siano per il nostro territorio” spiega Mariani “Che cosa facciamo per riportare questi temi, fondamentali per il Piceno, dentro questo elenco? Lo chiedo ai parlamentai del nostro territorio: si intervenga al più presto” dice il numero 1 degli industriali del Piceno
“La terza corsia, così come il rafforzamento ferroviario, l’alta velocità per la dorsale adriatica e la Ferrovia dei due mari, ma anche la banda ultra larga e la fibra sono temi che non presi in considerazione. Sarebbe una responsabilità gravissima a cui bisogna dare delle risposte immediate” spiega Mariani.
La nuova Giunta regionale, secondo Mariani sarà “Sollecitata sui temi dell’economia. Serve supporto alle aziende, altrimenti non si potrà ripartire” dice Mariani, «L’ente Regione ha un ruolo fondamentale nel sollecitare gli enti preposti.Anche sulle risorse che sono disponibili per la ricostruzione devono essere orientate a finanziare progetti che generino nuove attività e di quelle esistenti” prosegue Mariani.
Sulla vicenda che ancora resta al centro del dibattito politico-economico, ovvero la possibilità di avere sgravi contributivi del 30% per i dipendenti nelle aree svantaggiate,Mariani dice che “La parola fine deve essere contraddistinta dal fatto che il Piceno dovrà essere aggiunto nei territori inclusi nel provvedimento” spiega
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