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Coronavirus, l’ironia di Ascoli nelle testate nazionali
L’ironia di Ascoli sul Coronavirus finisce sulle testate giornalistiche nazionali. Il Carnevale di Ascoli ha esorcizzato e sdrammatizzato le problematiche che in questi giorni causano ansia e preoccupazione a livello nazionale. Il tutto con l’obiettivo di far diminuire la paura e non pensarci per qualche ora. Dal ristorante Petit Bruxelles rimbalza sui social il messaggio esposto dal titolare del locale. All’interno della sua attività un cartello inequivocabile: “Divieto assoluto dell’utilizzo di mascherine e di amuchina. Qui si muore da eroi, con i boccali di birra in mano“. Il messaggio, come molti altri del carnevale ascolano hanno fatto subito il giro del web con il pieno di like. I social in queste ore si sono riempiti di molti post ironici, in diversi casi divertenti, con l’obiettivo di far scendere la tensione. Tra i tanti quello di Ascoli è stato condiviso dalle testate giornalistiche della vicina Umbria per poi catturare l’attenzione di diversi siti d’informazione.
Coronavirus tra satira e paura
I social network vivono in due modi contraposti il caso Coronavirus. Da una parte tutti i messaggi informativi correlati di commenti e battibecchi. Dai metodi di preparazione in casa di disinfettanti per le mani fino alle teorie di improbabili complotti. Dall’altra una gran parte di persone che sceglie di riderci su. Le gag maggiori riguardano l’approvigionamento di scorte alimentari e di igienizzanti.
L’appello ai giornalisti
Enzo Iacopino, ex presidente dell’Ordine nazionale dei giornalisti, auspica che le piattoforme social possano impedire la pubblicazione di post di fantomataici esperti. Carlo Verna, attuale presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, richiede ai colleghi giornalisti una scrupolosa verifica delle fonti. L’attenzione di queti giorni è infatti rivolta nei confornti di chi, superficialmente, dà informazioni completamente sbagliate. Si fa invito per dati e notizie ufficiali a fare riferimento ai siti del Ministero della Salute e tutti i canali informativi dello stato.
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