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I sindaci Anci richiedono ulteriori misure urgenti per il contrasto al Coronavirus
Il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti, insieme ai sindaci di San Benedetto Pasqualino Piunti , di Urbino Maurizio Gambini e di Montalto Daniel Matricardi e al vicepresidente di Anci Marche Goffredo Brandoni, hanno presentato questo pomeriggio un documento condiviso con il quale si impegna l’Anci Marche a sollecitare la Regione e il Governo su alcune misure urgenti da attivare per ridurre il rischio di ulteriori contagi da Covid-19 e assicurare un’immediata ripartenza del territorio marchigiano.
“Misure che riteniamo debbano essere condivise da tutti i rappresentanti del nostro territorio marchigiano, a dispetto di quanto purtroppo finora fatto dalle autorità della Regione» hanno spiegato. “Se infatti i sindaci hanno mostrato massima disponibilità e attenzione nel recepire ordinanze e direttive arrivate dalla Regione, dobbiamo constatare come dai rappresentati della Regione sia mancato totale coinvolgimento dei sindaci nella gestione dell’emergenza e nel condividere una strategia di rilancio dei territori. Abbiamo presentato questo documento all’Anci Marche affinché possa sollecitare Regione e Governo su alcuni punti che riteniamo strategici in questa emergenza sanitaria. A partire dalla necessità di fornire guanti e mascherine a tutti i cittadini marchigiani, prevedendo un accordo con la società Poste Italiane per la consegna e la distribuzione di tali dispositivi presso le abitazioni di ciascun nucleo familiare” dicono i sindaci.
“Chiediamo la garanzia di processare almeno 700 tamponi al giorno in ciascuna Area Vasta, coinvolgendo anche i laboratori privati: urgono tamponi a operatori sanitari, forze dell’ordine, operai, volontari e a tutti coloro che si recano a lavoro, prevedendo anche test sierologici per individuare e tempestivamente isolare i cittadini che potrebbero risultare “positivi asintomatici”. Chiediamo inoltre massima attenzione ai lavoratori e agli utenti di Rsa e case di riposo. È fondamentale inoltre attivare e rafforzare le Usca, rafforzare le cura a casa della fascia più debole della popolazione permetterà infatti di evitare il rischio di nuovi focolai. La Regione deve altresì assicurare la piena retribuzione ai lavoratori della rete dei servizi di welfare e mettere in campo tutte le azioni necessarie a fornire immediata liquidità alle imprese”.
I firmatari del documento hanno chiesto all’Anci Marche di far sentire la propria voce anche nei confronti dell’Anci nazionale e del Governo: “Bisogna sollecitare gli anticipi sulla Pac per le imprese del settore agricolo, ma anche stimolare l’erogazione di contributi per imprese e attività inerenti i settori del turismo, del commercio e della pesca. Innalzare la soglia per l’affidamento diretto delle gare semplificate dagli attuali 40.000,00 euro fino a 100.000,00 euro, prevedendo la nomina di un commissario straordinario – anche il sindaco stesso – per le gare superiori al milione di euro. È fondamentale riattivare tutti i cantieri pubblici e privati relativi al terremoto, con una modifica al codice degli appalti che permetta una deroga per tutte le procedure relative all’adeguamento sismico degli istituti scolastici” dicono i primi cittadini.
“L’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, semmai ce ne fosse bisogno, ha evidenziato come nella nostra regione sia fondamentale non solo la permanenza di tutte le strutture ospedaliere, ma anche il loro rafforzamento e miglioramento. A queste proposte, fondamentali per non far definitivamente sprofondare i nostri Comuni, la nostra Regione e tutto il nostro Paese, speriamo sia riservata massima attenzione” chiosano.
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