Coronavirus: le birrerie fanno “rete” per fare fronte all’emergenza

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Emergenza coronavirus. Sul territorio rivierasco nasce spontanea una “rete” di birrerie che vendono le rimanenze in modalità take away. Il ricavato verrà devoluto in beneficenza.

Old Spirit. L’iniziativa è partita dall’Old Spirit Authentic Football Pub. Il titolare, Giorgio Trionfi, pur mantenendo chiuso il locale, ha deciso di non sprecare i fusti di birra aperti.

«Abbiamo fatto un salto al pub per prepararlo senza ulteriori danni a questo lungo periodo di stop – scrive Trionfi – abbiamo visto che ci sono fusti iniziati in cella che a breve si possono rovinare. Si è pensato in base agli orari che rientrano nella circolare di fare aperture straordinarie dalle 15 alle 18 per chi vuole prendersi la birra da asporto da portarsi a casa. Tutto fino ad esaurimento scorte, nei nostri soliti contenitori in vetro da 0,5 cl e 1 litro. E’ intenzione nostra dare parte del ricavato all’Ospedale di San Benedetto del Tronto per aiutarlo in questo particolare momento. Inizieremo da domani mercoledì 11. Vi ringraziamo per la collaborazione».

Re Nero. La lotta al coronavirus si estende. Venuto a conoscenza dell’iniziativa, Giovanni Romandini, titolare del pub Re Nero di Centobuchi, ha deciso di replicare. «Da subito mi è sembrata un’ottima idea – spiega Romandini – per cui anche noi ci attiveremo in tal senso. Da domani alle 16 venderemo la nostra birra aperta fino a esaurimento scorte. Devolveremo tutto il ricavato a un ente locale, che sceglieremo in un secondo momento. Metteremo il prodotto in vendita ad un prezzo fisso. Qualcosa di meno rispetto al prezzo “di listino”. Ma spero che i cittadini vogliano contribuire seriamente: tutto ciò che daranno sarà donato».

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