Coronavirus, Italia Viva a Piunti: «La gestione della fase 1? Insufficiente»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Coronavirus. Secondo il coordinamento locale di Italia Viva, la gestione comunale della fase 1 dell’emergenza sarebbe stata fallimentare.
A parlare sono Tonino Capriotti, Alfredo Spinozzi, Katiuscia Chiappini e Luigi De Scrilli. «Nel silenzio surreale di una San Benedetto deserta per cinquanta giorni, va riconosciuta una gestione impeccabile della Fase 1 da parte degli operatori sanitari, delle associazioni di volontariato, dei lavoratori e di tutti i cittadini sambenedettesi che hanno dato prova di sacrificio, senso di responsabilità, rispetto delle regole, dedizione, solidarietà, generosità. La certezza che anche nella fase 2 la cittadinanza tutta sarà allo stesso modo attenta e collaborativa ognuno per quanto di sua competenza.
Al contrario, la gestione della fase 1 da parte dell’Amministrazione comunale non può che definirsi fallimentare e deludente per usare un eufemismo. Pochi e insufficienti i provvedimenti del Sindaco Piunti, peraltro attuati, per la maggior parte, solo dopo numerose sollecitazioni provenienti dalle opposizioni. Sui buoni spesa erogati dal governo centrale e da distribuire ai cittadini più bisognosi e sulla distribuzione delle mascherine la gestione è stata tardiva, confusa affannata e discriminatoria, e l’implementazione del piano di sostegno alimentare da parte del Comune ad oggi non è ancora esistente. Eppure sarebbe bastato copiare e incollare l’operato dei comuni vicini.
Mentre famiglie e imprese attendevano (e attendono ancora) atti concreti, dilazioni, annullamenti, agevolazioni, revisioni o dilazioni per quanto in potere del sindaco, quello che invece è stato fatto nella fase 1 da questa amministrazione è rincorrere brandelli di visibilità per le strade della città, scrivere lettere e approfittare del lockdown per eseguire l’istallazione di un ripetitore di telefonia mobile a Porto D’Ascoli ignorando saccentemente una petizione di quasi 400 firme di residenti.
La città si appresta a affrontare la Fase 2 senza una visione programmatica sulla grave situazione economica e sociale determinatasi per effetto dell’emergenza Coronavirus. Da parte dell’amministrazione comunale nessun cambio di passo, nessuna scelta coraggiosa. Nessuna idea in campo, nessuna azione immediata. Le poche, come le ordinanze per la riapertura di parchi e cimiteri, fatte con disposizioni sgangherate impacciate e prive di logica. Il Covid-19 ha messo a nudo impietosamente e ancor di più, se ce ne fosse bisogno, l’immobilismo e le carenze di questa amministrazione inerte».
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