Beko ,Acquaroli a Comunanza per incontrare Sindaco, sindacati e lavoratori
Coronavirus, il Comitato: «La Riviera prima depauperata poi sfruttata»
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il coronavirus si cura anche al Madonna del Soccorso. Il comitato protesta contro le scelte della Regione: il presunto depauperamento prima, l’utilizzo dell’ospedale rivierasco, poi.
«Dopo aver saputo del ricovero presso la nostra “inesistente” Rianimazione – scrivono Nicola Baiocchi e Rosaria Falco – il Comitato ha preso visione della lettera inviata dalla dirigente del Servizio Sanità, Lucia Di Furia, ai Direttori Generali e ai Direttori Sanitari di AV5 (quindi il dott. Cesare Milani e la dott.ssa Maria Teresa Nespeca), recante le “indicazioni operative per la centralizzazione dei soggetti con polmoniti, positive per il COVID-19”. In sintesi le indicazioni per i ricoveri sono le seguenti (il corsivo in originale sulla lettera):
1) In via prioritaria presso la divisione malattie infettive di Ancona (sei p.l. ad alto isolamento) o presso la Rianimazione (1 p.l. con “ventilazione a pressione negativa”)
2) Riempiti questi p.l., ricovero presso malattie infettive di Fermo (3 p.l. ad alto isolamento) oppure di Pesaro (10 p.l. ad alto isolamento) Qualora necessario si dispone il ricovero presso le Rianimazioni degli stessi ospedali nei posti letto in isolamento con ventilazione a pressione negativa (1 p.l. a Fermo, 1 p.l. a Pesaro)
3) Arrivati a saturazione in queste Rianimazioni nelle strutture indicate al punto 2, si provvederà al ricovero presso le rianimazioni dei restanti ospedali, dotate di posti letto in isolamento con “ventilazione a pressione negativa” (1 p.l. a Urbino, 1 p.l. a Civitanova, 1 p.l. a S. Benedetto del Tr.)
Leggendo queste chiarissime indicazioni siamo rimasti basiti: ma come, ci siamo detti, l’ospedale di San Benedetto, quello che è senza primario di Ortopedia da 8 anni, che non ha il primario di Chirurgia e che, come abbiamo già scritto, dovrebbe avere come futuri primari non i migliori che faranno domanda, ma quelli già stabiliti dai politici ascolani padroni di questa città da molti anni, l’ospedale che “non ha la Rianimazione” come affermato da Anna Casini in consiglio Regionale senza essere minimamente contraddetta dal consigliere Fabio Urbinati, adesso improvvisamente ha una Rianimazione che è meglio attrezzata di quella di Ascoli? Certo è che, pur registrando un maggiore uso di posti letto, noi ne abbiamo 5, meno di quelli di Ascoli, che ne ha 7, in quanto capoluogo di provincia (!!!). Poiché l’ospedale di San Benedetto, secondo il noto feudatario con pieni poteri ed il suo braccio destro, deve essere ridotto ai minimi termini.
Ci chiediamo infine dove venga scaricata l’aria della Rianimazione di Ascoli … noi non lo diciamo ma qualcuno ce lo ha riferito. Perché tante, ma tante persone si sono stancate di questo sistema di dittatura politica.
Qualcuno si vergognerà di questa ennesima dimostrazione di sfacciata negazione della realtà? Ne dubitiamo fortemente, alla loro impudenza non c’è fine, ma continueremo ad avvertire i cittadini e a rendere noti, per chi ne fosse ancora all’oscuro, i reali nemici di questo territorio e del nostro ospedale. Perché il nostro non è un movimento politico né partitico, ma si inserisce giocoforza in una vera e sporca guerra politica, che abbiamo tutte le intenzioni di vincere nel pubblico interesse».
Lascia un commento