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Controlli sulle sale gioco, un’attività denunciata per raccolta abusiva di scommesse
Nell’ambito dei rapporti di collaborazione istituzionale tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Forze di Polizia, durante lo scorso fine settimana, si è attuato un piano di controlli su tutto il territorio della Repubblica.
In attuazione delle indicazioni contenute in apposite circolari del Ministero dell’Interno, le modalità operative delle attività di controllo sono state definite in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto nei giorni scorsi dal Viceprefetto Vicario della Prefettura e hanno visto la partecipazione di rappresentanti dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza.
In particolare, diverse squadre operative, composte da funzionari di tutte le sedi ADM – Ufficio Monopoli Marche e delle Forze dell’Ordine, hanno sottoposto a controllo numerose attività economiche che, all’esito di analisi di rischio effettuate sulla base delle informazioni raccolte, di riscontri sul territorio e di attività di coordinamento informativo ed operativo, sono risultate connotate da elevati indici di rischio per l’illecita accettazione di scommesse sportive.
L’attività ha portato a controllare, dopo una selezione tra numerosi punti di raccolta del gioco, 13 locali dislocati sul territorio della provincia di Ascoli Piceno, concentrando la stessa nella sola giornata del 12 febbraio.
L’azione ha permesso di constatare come molti esercenti abbiano rispettato le norme che impongono la chiusura delle sale giochi e la sospensione della raccolta scommesse su rete fisica.
Si è, tuttavia, proceduto alla redazione di una notizia di reato nei confronti del titolare di un esercizio pubblico che effettuava l’attività di raccolta scommesse mediante l’utilizzo di un conto gioco a lui intestato. Il gestore dell’esercizio, nel periodo interdetto alla raccolta di scommesse su rete fisica, attraverso un pc collocato all’interno del locale, riceveva le scommesse utilizzando il proprio conto di gioco e rilasciava la ricevuta della giocata ai propri clienti privi di conti gioco loro intestati.
Per il gestore, accertata la flagranza di intermediazione, è arrivata una denuncia per il reato di raccolta abusiva di gioco, ex art. 4, comma 1, della Legge 401/89 e il pc è finito sotto sequestro.
Inoltre, si sono redatti due verbali di operazioni compiute con riscontro di presunta formale irregolarità e un verbale la cui regolarità sarà accertata solo all’esito di ulteriori e puntuali approfondimenti della documentazione reperita in verifica.
L’attività posta in essere ha dimostrato ancora una volta la sinergia operativa tra le varie Amministrazioni dello Stato che manterranno viva, anche nelle prossime settimane, l’attenzione su forme di irregolarità e illegalità nel mondo del gioco pubblico, anche al fine di tutelare la filiera del gioco regolare che, con sacrificio, ha sospeso la propria attività rispettando le regole.
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