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Contrasto allo spreco alimentare, Aguzzi: “Positivi lo stato di attuazione e i risultati degli interventi”
Un concreto interesse ed una attiva partecipazione degli enti nell’ambito del bando per la realizzazione di progetti riguardanti il contrasto allo spreco alimentare e non alimentare, è l’esito della relazione approvata dalla Giunta regionale nell’ultima riunione.
Le Autorità territoriali d’Ambito rifiuti e gli Ambiti Territoriali Sociali, in qualità di promotori, e vari Comuni o forme associative di Comuni i quali già operano nelle realtà locali hanno risposto positivamente all’azione proposta dalla Regione Marche.
“I primi risultati degli ultimi due anni dall’impegno delle risorse regionali per il contrasto allo spreco alimentare – spiega l’assessore all’Ambiente e ai Rifiuti della Regione Marche, Stefano Aguzzi – sono decisamente positivi. Nei vari territori della Regione, il bando è stato recepito come un’opportunità per i Comuni e gli enti che giornalmente collaborano in stretta sinergia. È stato apprezzato l’approccio metodologico che lo stesso bando ha definito tendente a migliorare la filiera del trasporto e della conservazione per garantire qualità e durata degli alimenti sottratti allo spreco”.
I progetti finanziati nel 2022 e nel 2023 sono in fase di avvio dopo l’acquisto dei beni da parte dei beneficiari, mentre le attività di formazione sono in corso.
“La legge – afferma Aguzzi – seppur non abbia ancora raggiunto un sufficiente livello di attuazione operativa, ha permesso di tracciare un primo bilancio sulle attività svolte. Il grado di diffusione dei progetti a livello territoriale è stato omogeneo, interessando anche aree interne, dove la possibilità di disporre di mezzi refrigerati per il ritiro ha consentito un allargamento dell’ambito territoriale, ampliando di conseguenza la possibilità di intercettare più beni possibili”.
La Giunta regionale, prendendo atto delle difficoltà riscontrate dai Comuni beneficiari dei progetti in corso d’opera, ha apportato soluzioni in merito alla copertura degli oneri finanziari per le spese di gestione strettamente connesse all’attuazione dei progetti, come ad esempio la copertura assicurativa dei mezzi per la distribuzione del cibo ritirato, i bolli e le manutenzioni dei mezzi, concedendo un contributo integrativo una tantum di 99.950,00 € agli enti locali già beneficiari.
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