Consiglio sanità, De Vecchis e Pellei: diffida al prefetto
Una nuova puntata della querelle sul Consiglio aperto sulla sanità. Nella mattinata di lunedì 6 marzo i capigruppo di maggioranza hanno detto a quelli di minoranza che la seduta aperta verrà indetta dopo il 25 marzo, ovvero dopo il Consiglio sul bilancio
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Giovedì 9 marzo invieremo al prefetto di Ascoli Piceno, Rita Stentella, una lettera sulla mancata convocazione del Consiglio aperto sulla sanità”, è infuriato il consigliere di Ripartiamo da Zero, Giorgio De Vecchis. Non ha preso di buon grado la posizione dei capigruppo di maggioranza, che si sono allineati con il presidente del Consiglio, Bruno Gabrielli. La maggioranza e il sindaco Pasqualino Piunti concordano nel voler indire la seduta aperta sulla sanità dopo l’approvazione della finanziaria.
De Vecchis legge l’oggetto della lettera-diffida per il prefetto: “Richiesta intervento sostitutivo, previa diffida, ai sensi del comma 5 articolo 39, decreto legislativo 267/2000”.
In sintesi: il 9 marzo scadono i termini per indire il consesso (saranno trascorsi 20 giorni dal protocollo). Se Gabrielli non l’avrà convocato, verrà spedita la diffida al prefetto affinché provveda a fare rispettare la legge. La lettera sarà firmata da De Vecchis, Andrea Sanguigni, Flavia Mandrelli, Marco Curzi e Domenico Pellei.
Pellei offre un’ultima chance a Gabrielli: “Se il presidente del Consiglio convocherà i capigruppo entro giovedì 9 marzo per spiegare i motivi del rinvio della seduta sulla sanità, potremmo rinunciare a scrivere al prefetto”.
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