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Confindustria scrive al Governo: “Intervenire immediatamente sulle infrastrutture del territorio”
Simone Mariani Presidente Confindustria Centro Adriatico e Massimo Ubaldi presidente di Ance Ascoli, si rivolgono al Governo per chiedere interventi immediati sulle infrastrutture, ovvero A 14 e la rete ferroviaria.
“Siamo delusi nell’aver appreso che nonostante le tante sollecitazioni le Marche siano state appena “sfiorate” dalle opere pianificate ed approvate con il “Decreto Semplificazioni”. Un Decreto che inoltre, per quanto riguarda il piano delle infrastrutture non avrebbe nemmeno la copertura necessaria e che pertanto potrebbe essere la premessa di ulteriori cantieri con un inizio ma senza una data certa di conclusione dei lavori” spiegano.
“Essendo nota all’opinione pubblica nazionale e a tutti gli stakeholder la problematica del nostro territorio, vero e proprio “imbuto” di tutta la dorsale adriatica, sia per quanto riguarda la rete stradale e autostradale, che per l’alta velocità su rotaie, forse queste ulteriori informazioni renderanno una fotografia migliore di tante parole che potrebbero suonare come banali lamentele di chi, come noi, esercita attività d’impresa” dicono Mariani e Ubaldi.
“Abbiamo raccolto gli ultimi dati ISTAT disponibili su incidenti stradali e feriti per provincia e li abbiamo rapportati con la popolazione residente, scoprendo che ad esempio, nella provincia di Ascoli questo rapporto è pari allo 0,41% rispetto ai primi e addirittura allo 0,57% sui secondi. Ovvero oltre 4 residenti su 1000 che circolano in questo territorio sono a rischio di incidente stradale mentre quasi 6 su 1000 riporteranno lesioni. Questi numeri ci collocano all’undicesima posizione di rischio a livello nazionale per sinistro stradale e addirittura all’ottavo per rischio di feriti” chiede Confindustria.
“Chiediamo di intervenire a tutela della vita dei nostri amici e dei nostri figli; è arrivato il momento di ridurre drasticamente il gran numero di sinistri che coinvolgono mezzi pesanti e veicoli, in particolare da Porto Sant’Elpidio a Pescara. Un percorso impegnato quotidianamente da migliaia di persone e mezzi con milioni di tonnellate di merce, fondamentale per i collegamenti con Abruzzo, Molise, Puglia e buona parte della Basilicata”
“Devono essere individuate ulteriori risorse per il completamento della terza corsia dell’A14 o, meglio ancora, per il suo arretramento e per il potenziamento della parallela rete ferroviaria. E’ arrivato il momento che lo Stato prenda finalmente atto non più solo dei benefici, ma anche e soprattutto della priorità che l’arretramento dell’A14 ormai riveste per il territorio, rendendolo finalmente connesso al resto d’Italia e garantendo sicurezza a tutto il suo carico di persone e merci che oggi è costretto a sopportare” spiegano.
“L’arretramento libererebbe il tratto originario, consentendo la creazione di una bretella su cui deviare il traffico pesante della nazionale adriatica SS16, cosa che decongestionerebbe tutto il litorale restituendo alle città e ai borghi che attraversa, tutta la sicurezza e la salute che residenti e turisti meritano” concludono.
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